Donadoni risponde a Piraino: «I procuratori? Spesso non sono leali e onesti»

Intervistato da Sky, l’allenatore del Bologna ha detto la sua sulla vicenda Diawara, non risparmiandosi una frecciata all’agente del giocatore. «Giaccherini? Spero rimanga. Proporremo un calcio offensivo».

L'allenatore del Bologna Roberto Donadoni (LaPresse/Massimo Paolone)

L'allenatore del Bologna Roberto Donadoni (LaPresse/Massimo Paolone)

Bologna, 2 luglio 2016 – Roberto Donadoni entra a gamba tesa nella querelle che negli ultimi giorni ha visto coinvolto il Bologna e l’agente di Amadou Diawara, Daniele Piraino. In un’intervista realizzata da Sky Sport, in diretta dal preritiro di Castiadas giunto ormai al penultimo giorno, l’attuale allenatore del Bologna non si è di certo tirato indietro sul tema più caldo del momento, producendo un affondo netto, diretto al procuratore che da ormai sei mesi assiste Diawara: «In questi giorni si sta parlando tanto di Amadou e a volte leggo cose che mi lasciano molto perplesso: sembra che la società lo paghi poco e niente, ma non è così. Bisognerebbe essere onesti e leali, spesso invece i procuratori non lo sono e raccontano il falso per il proprio interesse. Il Bologna – ha concluso Donadoni – ha dato a Diawara la possibilità di affacciarsi su un grande palcoscenico e gli sta offrendo importanti margini di crescita. Di sicuro non lo svenderemo».

Non solo Diawara e Bologna. Nel corso dell’intervista, l’ex commissario tecnico azzurro Donadoni ha avuto modo di dire la sua anche sulla partita che stasera vedrà l’Italia opposta alla Germania nei quarti di finale di Euro 2016: «L’Italia se la può giocare con tutti, mi auguro che stasera gli azzurri riescano a sconfiggere la Germania». Tra i protagonisti della difficile sfida di questa sera ci sarà anche Emanuele Giaccherini, che da ieri non è più un giocatore del Bologna. Donadoni, però, si auspica di poter riavere a disposizione la Pulce di Talla nella prossima stagione: «Emanuele a Bologna ha fatto un grande campionato e spero che continui a fare bene anche con la Nazionale. Il fatto che rimanga o meno non dipende da me, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Di certo la volontà del ragazzo avrà il suo peso». E la volontà di Giaccherini sarebbe quella di rimanere al Bologna, città in cui lui e la sua famiglia si sono trovati a meraviglia sin dal primo giorno, a costo di rinunciare a una parte dell’ingaggio che attualmente percepisce dal Sunderland. Si tratta comunque di una trattativa complessa, ma il fatto che Donadoni lasci aperto un piccolo spiraglio può far ben sperare i tifosi rossoblù.

Le ultime due considerazioni, Donadoni le riserva all’Islanda, una delle Nazionali-rivelazione degli Europei, e su quello che sarà il Bologna nella prossima stagione. «Tra tutte le Nazionali, mi ha molto sorpreso l’Islanda, che è la dimostrazione che nel calcio anche chi ha meno qualità può avere la meglio su avversari più forti». Un riferimento al Bologna? Forse, anche se Donadoni, su quello che dovrà essere l’atteggiamento dei rossoblù nella prossima stagione, non ha dubbi: «La nostra filosofia rimarrà la stessa dell'anno scorso. Se parti con l’idea di difenderti per tutta la partita, è difficile che arrivino risultati positivi».