Mercoledì 24 Aprile 2024

Deulofeu castiga i viola. Zeman dà subito lezione

IL COMMENTO

Bologna, 21 febbraio 2017 - Deulofeu, «Dio lo ha fatto». Se il Milan tiene il passo dell’aristocrazia del calcio, il merito è di questo attaccante catalano, veloce come una freccia e talentuoso come i grandi del pallone. Il suo gol condanna una Fiorentina tenace, più costante nel governo del gioco, ma troppo friabile in difesa per uscire indenne da San Siro. E così il Milan, presto vedovo di Berlusconi, tiene aperta la corsa all’Europa.

Davanti volano i soliti missili: Juve, Roma e Napoli, sostenuti dai loro uomini-gol: Higuain e Dzeko (19 centri) si giocano il trono di cannoniere, Dybala fa doppietta in attesa della Champions e Insigne bissa subito la prodezza di Madrid, avviando il successo sul Chievo. Sarri macina l’avversario con i rincalzi tanto invocati da De Laurentiis, ma Pavoletti resta un corpo estraneo. E a sgonfiare la bella favola napoletana rischia di essere proprio il presidente che ordina un assurdo silenzio stampa. Forse contro se stesso, viste le sparate di Madrid. Stupisce per veemenza e continuità la Roma, ma davanti c’è un Torino che sembra smarrirsi come un bambino quando deve giocare a rincorrere l’avversario. L’Inter di Pioli si confermna tosta e opportunista anche a Bologna, agganciando nei minuti finali una vittoria che vale oro con la firma di Gabigol, curioso fenomeno mediatico: è il giocatore più amato della recente storia nerazzurra, anche se fin qui ha combinato davvero poco.

La vera novità di giornata ha quasi 70 anni e si chiama Zdenek Zeman. In tre giorni sulla panchina del Pescara ha ottenuto più di Oddo in mezzo campionato. Prima vittoria, sul campo, 5 gol in un colpo solo, squadra aggressiva e frenetica e perfino uno schema vincente su punizione. Benedetto boemoche ha ancora voglia di stupire con i suoi sorrisi ironici e la bocca stretta in una fessura.

Chiuso il capitolo campionato, sguardo d’obbligo a Porto-Juve di mercoledì. Non è una gara facile nè scontata, I portoghesi hanno fatto fuori la Roma e sono vecchi clienti del palconoscenico europeo. Ma Allegri ha trovato la formula delle cinque stelle, con tanto di ricambi pronti all’occasione. L’ottimismo è d’obbligo.