Napoli, De Laurentiis: "Volevo Mihajlovic, ma ho avevo bisogno di umile e ho scelto Sarri"

Il presidente svela: "Al secondo incontro Sinisa mi rimproverò perché ero sparito per due settimane. Sarri è un professore, legge molto ed è intelligente. Può restare cinque anni"

Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri (Olycom)

Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri (Olycom)

Napoli, 6 ottobre 2015 - Lo scorso maggio, quando Rafa Benitez ha annunciato l'addio al Napoli per accettare la corte del Real Madrid, Aurelio De Laurentiis sembrava avere già scelto il sostituto dello spagnolo: tutto faceva pensare a Sinisa Mihajlovic, allora tecnico della Sampdoria. Alla fine scelse Maurizio Sarri e i fatti oggi sembrano dargli ragione. Sotto le indicazioni dell'ex tecnico dell'Empoli, il Napoli ha trovato la giusta chiave tattica: la difesa prende meno gol e l'attacco è rimasto esplosivo. La vittoria per 4-0 a San Siro contro il Milan è la sintesi perfetta di questo equilibrio e adesso il Napoli non si pone più limiti, tanto da sussurrare la parola scudetto: "Ci proveremo, ma la strada è ancora lunga - recita De Laurentiis, intervenuto al programma Tiki Taka - Il 4-0 lo dedichiamo ai napoletani che vivono anche al Nord e subiscono gli sfottò, avranno avuto anche loro per una volta uno sguardo altezzoso. Il tifoso può dire tutto, il presidente deve stare con i piedi per terra, le insidie sono tante e gli avversari sono tanti. Possono esserci infortuni, squalifiche, le variabili sono tante nel calcio".

Il numero uno partenopeo racconta come è nata l'idea di scegliere Sarri: "Avevo pensato a Klopp, poi ho provato con uno spagnolo per continuare il lavoro iniziato da Benitez (Emery del Siviglia, ndr), quindi con Mihajlovic. Mi piaceva il piglio di Sinisa, ma al secondo incontro mi disse che ero scomparso per due settimane. Lo fece con toni educati, ma lì ho capito che avevo più bisogno di un umile professore di calcio come Sarri. L'ho conosciuto, mi piace molto anche perché è uno che legge e mi ha conquistato con la sua intelligenza e semplicità. La tuta? Gli stereotipi non mi sono mai piaciuti, meglio lui che tanti tecnici che indossano completi e non sanno portare neanche una cravatta. Benitez non sopportava i vestiti su misura perché non poteva muovere le braccia". 

Dopo un inizio difficile il tecnico ha conquistato anche i tifosi e ha rilanciato un napoletano come Insigne: "C'è un mercato durante l'estate e i calciatori devono amalgamarsi. Insigne e Higuain quando si incrociano sono uno spettacolo". Continuando così sembra scontato il rinnovo di contratto per Sarri, ma De Laurentiis chiarisce: "Al mister ho proposto lo stesso contratto che faccio nel cinema, ovvero un anno più opzione per altri cinque".