Saint Denis, 26 giugno 2016 - C'è Italia-Spagna e Antonio Conte non ci sta a farsi intimidire: "Sento parlare di Morata, Nolito, del loro attacco: ma pensiamo anche alla nostra fase offensiva, pensiamo a far male alla Spagna". Alla vigilia dell'ottavo di finale di Euro 2016 il ct piuttosto vuole essere temuto: "Abbiamo un'organizzazione difensiva, ma anche offensiva. Dobbiamo fare in modo anche la Spagna stia attenta a noi. In fase di possesso possiamo fare male a chiunque".
Poi ammette: "Se ci fermiamo alla ragione, domani con la Spagna perdiamo: dobbiamo andare oltre la ragione. Non ci basta l'ordinario, dobbiamo fare qualcosa di straordinario per compiere l'impresa". Ma viene fuori la grinta del ct: "È una sfida impari, ma il bello della vità è lavorare per sovvertire questo tipo di pronostici".
Conte crede nei suoi ragazzi: "Ci servirà qualcosa di straordinario: sono certo che i ragazzi ce l'hanno dentro e domani lo tireranno fuori". E chiude: "Io non voglio tornare a casa, e non vogliono tornare a casa tutti gli azzurri: non ci sentiamo vittima sacrificale".