Venerdì 19 Aprile 2024

Champions FIBA, Sassari batte l'AEK Atene 80-78 e continua a sperare nella qualificazione

I sardi battono la formazione greca al fotofinish grazie all'ottima gara di Bell (14 punti), Stipcevic (13 punti) e Savanovic (12) che fanno girare alla perfezione l'attacco biancoblu che tira con il 50% dal campo

Rok Stipcevic (LaPresse)

Rok Stipcevic (LaPresse)

Sassari, 4 dicembre 2017 – La Dinamo Sassari batte 80-78 l'AEK Atene nell'undicesimo turno di FIBA Champions League conquistando un pesantissimo successo che tiene vive le speranze di qualificazione dei biancoblu, ora quinti ad un solo successo di distanza proprio dai greci. In questa grande serata offensiva dei sardi che tirano con il 51% da 2 (20/39) e il 50% da tre (10/20), brillano le prestazioni di Stipcevic (13 punti), Savanovic (12) e Bell (14 punti di cui la maggior parte nei primi tre quarti di gioco). Avvio in salita per la Dinamo che fatica a costruire gioco e in difesa soffre la presenza dell'ex varesino Sakota che griffa tutti e 5 i primi punti dei suoi, anticipando di pochi secondi le due bombe ravvicinate di Ivanovic e Ukic che fanno schizzare l'AEK subito sull'11-2 costringendo Pasquini al timeout. Al rientro dal minuto di sospensione arriva la reazione dei sardi – inizialmente aggrappati offensivamente al solo Bell – che centrano il bersaglio grosso da fuori con Monaldi prima e Lacey poi, che, insieme ai canestri da sotto di Lawal e all'ennesimo siluro dello scatenato Bell, confezionano un contro-parziale di 11-0 regalando alla Dinamo il primo vantaggio della serata (16-14). Un +2 che i biancoblu riescono a conservare fino al suono della prima sirena tirando con l'80% da due e il 78% da tre e concludendo la frazione grazie al layup a fil di sirena di Stipcevic che fissa il risultato sul 26-24. il croato si infiamma e alla ripresa del gioco in collaborazione con Lacey e Lawal spinge la Dinamo al suo momentaneo vantaggio (34-26). Il disavanzo viene però quasi subito eroso dagli ospiti trascinati dalle magie di Ukic che innesca i compagni con un paio di magie e si mette anche in proprio siglando il -2 ateniese (36-34). Tornati a contatto però gli ateniesi commettono una lunga serie di errori sottomisura mancando più volte il sorpasso e pagando inevitabilmente dazio quando si riaccende David Bell che con due triple in un amen riporta Sassari a +7 (47-40). Dixon prova a sbloccare i suoi ma è sempre Sassari ad avere il miglior ritmo offensivo tanto da chiudere il primo tempo sul 51-42 per effetto dei liberi di Lacey e del tap in quasi allo scadere di Sacchetti.

I biancoblu non riescono però a conservare l'inerzia ad inizio terzo quarto che cominciano subendo un 9-0 di break concluso dal tiro pesante di Dixon che impatta il risultato a quota 51 prima di innescare un breve botta e risposta dall'arco con Sacchetti – che segna il primo canestro sardo del secondo tempo dopo più di 5 minuti giocati – firmando anche il 54 pari. Un equilibrio che i padroni di casa provano di nuovo a spezzare nell'ultimo minuto della frazione con Stipcevic e Savanovic che consentono alla Dinamo di affacciarsi all'ultima frazione con un seppur minimo margine di vantaggio (60-56). Sull'onda emotiva del buon finale di terzo quarto, i biancoblu piazzano una nuova accelerata i meno di due minuti con Lawal e Johnson-Odom che ne mettono 5 di fila per il 69-60 interno, ma anche questa volta l'AEK riesce a rientrare con i canestri molto pesanti di Ukic che trascina i suoi a -3 (71-68). Pasquini mette dentro Savanovic che si scatena facendo il bello e il cattivo tempo sotto le plance e siglando quasi da solo il +5 con cui Sassari entra nell'ultimo minuto di gioco (77-72) in cui succede tutto e il contrario di tutto: Larentzakis manda a bersaglio la tripla del -2 a cui fanno seguito i due liberi di Stipcevic. Tutto finito? Neanche per scherzo perché Sakota trova la forza si segnare una bomba surreale da oltre 7 metri accorciando ulteriormente il divario (79-78) e Stipcevic perde un pallone che i sardi avrebbero potuto pagare molto caro se Ukic sulla conseguente rimessa non avesse a sua volta gettato alle ortiche la palla finendo a contatto con uno spettatore che molto poco sportivamente lo ha spintonato scatenando un piccolo parapiglia con conseguente allontanamento dal parterre della persona in questione per far riprendere reholarmente la gara messa in ghiaccio dall'1 su 2 dalla linea della carità di Stipcevic.