Martedì 23 Aprile 2024

Cessione Milan, Berlusconi: la trattativa con Bee non è saltata

Confermato l’interessamento di una cordata alternativa cinese, ma in casa rossonera resta l'ottimismo su mister Bee

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol

Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol

Milano, 8 febbraio 2016 -  Piove sul bagnato e a maggior ragione, si bagna sul piovuto. Il pareggio disavventurato con l’Udinese, non è forse a ben guardare una metafora societaria? La ricerca vana della vittoria come quel grottesco closing di Bee Taechaubol che non arriva?

Come se a un certo punto, per sfinimento o per saldo naturale, si facesse strada una sorta di piano B, giusto al giubileo dei trent’anni berlusconiani, per una cessione non più di minoranza. Magari a una cordata cinese, magari a una cordata araba, magari a una cordata cino-arabica. Ieri, quasi in concomitanza con gli alluci, è arrivata dalla Fininvest una smentita corposa alle voci di un nuovo fronte di trattativa aperto con una cordata cinese. Insomma, con Bee non è finita e gli altri fronti sono solo dei pour parler: «Ipotesi di valutazioni economiche e di governance che non rispondono al vero (...) pressing per la vendita che nessuno si è mai sognato di fare». Smentita vieppiù dovuta su «presunte “difficoltà“ di Mediaset, azienda che viceversa ha dati di bilancio positivi e che ha finanziato autonomamente tutte le numerose mosse di sviluppo operate negli ultimi esercizi».

Riassunta e semplificata, la tesi che ha fatto arrabbiare la Fininvest è la seguente: i cinesi vorrebbero comprare tutto o quasi il Milan, ma a un costo inferiore (600 milioni di euro) alle stime berlusconiane – il famoso miliardo chiavi in mano – e all’offerta di Bee, i 480 milioni per il 48 per cento del Diavolo. Riluttante alla cessione totale rimarrebbe Silvo Berlusconi, mentre i figli – in primis Marina – spingerebbero in tal senso. L’idea del venerabile, ma ancora vispissimo patriarca che non vuole mollare la presa, può indurre taluno al sorriso, taluno alla commozione per tanto ostinato amore: la morale è che i tempi che urgono non sono quasi mai galantuomini col presente e col passato.

L'arruffata domenica rossonera riecheggia nelle parole di Sinisa Mihajlovic: «Abbiamo fatto un bel po’ di errori sotto porta, ma il risultato ci va stretto. Percé meritavamo di vincere. Comuqnue, anche se potevamo accorciare la classifica, mi complimento con i ragazzi. Se continueremo a giocare così risaliremo di sicuro».