Giovedì 18 Aprile 2024

La Juve sbanda, Cesena da sballo: 2-2. Vidal rigore fatale, Roma a -7

Morata e Marchisio rimontano in 6' il gol in apertura di Defrel. Brienza pareggia i conti nella ripresa, quindi il cileno spreca il match point dagli undici metri. Garcia ringrazia

L'esultanza di Brienza dopo il gol (Lapresse)

L'esultanza di Brienza dopo il gol (Lapresse)

Cesena, 15 febbraio 2015 - La Juventus che non ti aspetti stecca il match ball scudetto e rallenta a Cesena racimolando un pareggio soffertissimo. Stranamente fragile e svagata in difesa, la squadra di Allegri va sotto in apertura, rimonta in sei minuti con Morata e Marchisio ma poi si fa raggiungere nella ripresa da Brienza e spreca infine con Vidal un contestatissimo rigore che avrebbe spedito la Roma a -9. Il 2-2 finale fa tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi che non perdono terreno nella giornata del riscatto delle provinciali. 

Senza Tevez e con Chiellini lasciato a riposo, Allegri viene tradito da alcuni uomini chiave, Pogba e Bonucci su tutti, oltre a Vidal.  Il Cesena parte forte e Defrel impegna due volte Buffon che deve superarsi per riparare agli svarioni della sua difesa. La Juve arranca, mente in Cesena è di nuovo pericoloso con un diagonale mancino di Ze Eduardo. Il grande sforzo dei romagnoli viene premiato al 17': Pirlo sbaglia un passaggio sulla trequarti e lancia il contropiede di Defrel che trova Djuric pronto a beffare Buffon. 

Lo schiaffo subito scuote i campioni d'Italia con trovano il pareggio con Morata, bravo a girare alle spalle di Leali un cross da sinistra di Pogba. La rete regala fiducia alla Juve che avanza il baricentro e sei minuti dopo passa in vantaggio: la difesa di casa si addormenta su un pallone vagante, Marchisio è il più lesto a insaccare sottomisura e festeggiare nei migliori dei modi la 200esima presenza in maglia bianconera. 

Laa gara sembra in discesa per la Juventus. L'errore fatale della capolista, però, è quello di non chiudere i giochi nel momento migliore. Perché io svantaggio non abbatte i padroni di casa, che impensieriscono ancora gli ospiti nella ripresa: Defrel scappa sulla destra, pallone al centro sul quale Djuric non arriva per un nulla. Poi è Brienza a scaricare il sinistro di contro balzo: palla che sfiora la traversa. Ed è lo stesso trequartista, al 25', a infiammare il Manuzzi siglando il 2-2: Djuric fa da torre sul cross di Renzetti, dal limite Brienza lascia partire un gran sinistro che non lascia scampo a Buffon. Male, nell'occasione, i piazzamenti di Ogbonna e Bonucci.

La mossa di Allegri è l'inserimento di Pereyra per un Pogba non ai livelli migliori. La difesa juventina conferma di non essere in serata lo dimostra lo spunto successivo di Djuric, che si libera di Bonucci e prova la girata di sinistro, senza però esito. Il Cesena crede all'impresa, ma le sue speranze rischiano di essere gelate a dieci dalla fine, quando Russo indica il dischetto per un contatto sospetto tra Lucchini e Llorente. Di Carlo, infuriato, protesta e viene espulso. Dagli undici metri, però, Vidal spreca clamorosamente mandando fuori. Lascia invece correre Russo davanti alle proteste del Cesena che chiede il rigore per tocco di mano di Lichtsteiner. Allegri si gioca le ultime carte, richiamando Llorente e Vidal ed inserendo Pepe e Coman, ma il tentativo di assedio finale non cambia il risultato.