Carolina Kostner (LaPresse)
Roma, 5 ottobre 2015 - Per fortuna al mondo esistono ancora persone munite di buon senso. Su queste colonne, per mesi, abbiamo combattuto una buona battaglia: abbiamo scritto, in tutte le salse, che suonava assurda la pretesa di infliggere una condanna esemplare a Carolina Kostner. Lei, la Fata del Ghiaccio, mai si era macchiata di doping: e però era finita alla sbarra con l’accusa di favoreggiamento nei confronti dell’allora compagno Alex Schwazer, lui sì reo confesso di aver utilizzato sostanze proibite per rendere più… svelta la sua andatura marciando.
Bene. Dopo una lunghissima tiritera, fra minacce di aggravamento della sanzione (sedici mesi, già una follia in sé, visto che un dopato si becca sì e no due anni) e ripetute lesioni del diritto naturale, ecco, adesso apprendiamo che una soluzione è stata trovata. Secondo quanto annunciato dagli amici della Gazzetta dello Sport, davanti al Tas, il supremo tribunale sportivo del Cio, ha appunto prevalso il buon senso. Invece di discutere sul niente (si può punire una donna innamorata per un silenzio?), tra le parti è stato individuato un punto di equilibrio. Lasciamo stare i termini della vicenda, che si presterebbero ad una severa rivisitazione critica. Meglio ‘retrodatare’ la sanzione stessa.
Uscendo dal linguaggio processuale, la sostanza è netta: dal primo giorno di novembre Carolina Kostner sarà libera di tornare a pattinare sul ghiaccio. Potrà riappropriarsi della eleganza che l’aveva condotta sul tetto del mondo, incantando famiglie intere con uno stile che la rendeva unica, anche per conformazione fisica, rispetto alle minute, ‘tascabili’ avversarie. In un certo senso, alla ex campionessa del mondo viene restituito l’onore.
Dopo di che, essendoci ferite che nemmeno il tempo può guarire, non è detto che la signorina sia pronta a riavviare la carriera. Già prima di questa brutta storia aveva accarezzato propositi di ritiro: la medaglia olimpica di Sochi, a inizio 2014, rappresentava la chiusura di un ciclo. La Kostner adesso è più vicina ai trenta che ai vent’anni e ci sono rivali sì e no adolescenti. Ma la cosa bella è che potrà essere Carolina, liberamente, da sola, a decidere. Senza sentirsi prigioniera di un kafkiano meccanismo originato da normative molto, troppo discutibili.
Ieri l’ex fidanzato, Alex Schwazer, ha detto di essere felice per la pattinatrice, uscita dal tunnel. Sommessamente e senza pretese, il vostro cronista aggiungerà che, sì, al cuor non si comanda, ma magari il prossimo amore Carolina farà bene a sceglierselo fuori dal mondo dell’agonismo, ehm ehm ehm…