Mercato, il Milan chiude con dignità ma a mani vuote. Si riparte da Ibra?

Brucia la sconfitta ai supplementari nella finale di Coppa Italia con la Juventus. E adesso bisogna programmare il futuro, ripartendo dallo svedese e da un nuovo allenatore.

Silvio Berlusconi si complimenta con Andrea Agnelli (LaPresse)

Silvio Berlusconi si complimenta con Andrea Agnelli (LaPresse)

Milanop, 22 maggio 2016 - “Milan, gioia mancata per i tifosi”. Questo l’asciutto titolo d’apertura del sito del club rossonero all’indomani della sconfitta 1-0 con la Juventus ai supplementari nella vibrante finale di Coppa Italia dell’Olimpico. Terminata la stagione con l’ennesima delusione, ma almeno con una prestazione gagliarda di cui non vergognarsi affatto, ora in casa rossonera serve una rifondazione dalla base. E Zlatan Ibrahimovic sembra il pilastro giusto su cui ricominciare a costruire qualcosa di più adeguato alla storia milanista. Galliani deve però convincere il centravanti svedese ad accettare di tornare anche senza poter giocare in Europa.

Il tarlo della Champions League mai alzata al cielo rischia di condizionare la scelta di Ibra, che in attesa di prendere una decisione sul suo futuro prossimo ieri sera ha salutato i tifosi del Paris Saint Germain segnando una doppietta nella finale della Coppa di Francia, vinta 4-2 dal PSG sull’Olympique Marsiglia allo Stade de France. Ma bisogna anche chiarire in fretta chi sarà il prossimo allenatore rossonero. Cristian Brocchi non sarebbe stato riconfermato neppure in caso di impresa contro la Juventus e la lista di possibili successori sulla panchina rossonera si allunga. A Marco Giampaolo e Manuel Pellegrini, in uscita da Empoli e Manchester City, si aggiungono anche l’ex romanista Rudi Garcia e Unai Emery, reduce dal tris in Europa League con il Siviglia e pronto a riabbracciare Carlos Bacca.

Sempre che il colombiano non serva per far cassa in vista del costoso ritorno di Ibrahimovic, chenon costa nulla di cartellino ma guadagna una dozzina di milioni di euro netti a stagione. "Non so se Brocchi resterà", ha detto lo stesso presidente Berlusconi prima di scendere nello spogliatoio per fare i complimenti alla squadra per la buona partita e per congratularsi con la Juventus. Ma non tutti l'hanno presa bene e un ultras rossonero di 19 anni che aveva visto la gara all'Olimpico è finito in carcere dopo la rissa in un bar romano in zona Prati. Due persone sono state accoltellate e sono finite in ospedale. Ben 71 i tifosi rossoneri denunciati e sottoposti a daspo. Peggior modo di chiudere la stagione fuori dal campo proprio non c’era. Intanto anche ieri sera come nell’ultima di campionato Montolivo e compagni hanno indossato la prima maglia per la stagione 2016/17, divisa della Adidas che prende ispirazione da una frase di Herbert Kilpin, fondatore del Milan. “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari”. E speriamo che queste parole siano d’auspicio per un futuro di nuovo diabolico.