Ibrahimovic per i cinesi al Milan, il piano di Rajola

Il procuratore: «Potrebbe tornare e vuole i rossoneri». Showgirl accusa Balotelli, ma lui nega tutto

Zlatan Ibrahimovic (AFP)

Zlatan Ibrahimovic (AFP)

Milano, 6 maggio 2016 - Ibrahomovic al Milan è una suggestione storica rilanciata in queste ore, con un’intervista a GQ, da Mino Raiola: «C’è un discorso avviato ma non ha ancora scelto cosa farà. Zlatan ha dimostrato di poter fare gesti incredibili, anche rinunciare a tanti milioni (ai tempi del Barcellona, ndr) per andare al Milan». Discorso difficile ma non impossibile.

Discorso che però stona con il momento di grande incertezza che si vive attorno al club, con uno stucchevole tira e molla sulla trattativa con cordata cinese capitanata dall’advisor Sal Galatioto. L’affetto di Ibra - e della moglie - verso la città è arcinoto: venne ceduto nell’estate 2012 per necessità finanziarie, unico caso, e non per i suoi consueti mal di pancia; il rapporto poi tra Raiola e Galliani è di lunga data ed è stato spesso proficuo: a questo si lega in maniera indissolubile il destino di Balotelli che l’ad ha già deciso di trattenere, rinnovando il prestito dal Liverpool. Qs lo ha anticipato a più riprese nei mesi scorsi: se Balotelli dovesse rimanere in rossonero, il Milan avrà una reale possibilità su Ibrahimovic, nonostante gli interessamenti di Manchester United (che potrebbe a sorpresa confermare Van Gaal) e della Cina.

Magari per una sola stagione. Raiola vuole proteggere l’asset Balotelli e vede nel Milan la società ideale per un rilancio anche in chiave azzurra. Mario frattanto ieri è incappato in una nuova disavventura: accusato dalla showgirl Avivit Bar Zohar, ex concorrente del Grande fratello israeliano, per un «attacco fisico e verbale» che sarebbe avvenuto a metà aprile in una discoteca milanese. Secondo la versione della showgirl israeliana, che sta cercando fortuna come attrice in Italia, dopo aver notato alcuni ragazzi che cercavano di flirtare con lei, Balotelli le avrebbe detto di sedersi subito accanto a lui. Al rifiuto, Supermario l’avrebbe presa per i capelli e insultata in modo grossolano, secondo l’accusa. Ma Balotelli nega tutto: «Tutto questo non è mai avvenuto» annunciando anche una querela.

LA CESSIONE. Berlusconi - ancora convinto di poter risollevare la società con le proprie finanze - tentenna ma anche la figlia Barbara, vice presidente del club e ad con delega alla parte commerciale, pare aver consigliato al padre di vendere durante il loro ultimo incontro ad Arcore. Si dice che, dopo la maternità, Lady B possa finire nella dirigenza di Mondadori, ramo di competenza della sorellastra Marina. Le garanzie bancarie della cordata cinese intanto sarebbero arrivate: il denaro, 500 milioni, è depositato in una banca a Londra. Ma Berlusconi vuole conoscere i nomi dei componenti del consorzio. «Mani sicure e continuità» continua a ripetere a chi lo incontra per la campagna elettorale. Se dovesse avere la certezza che dietro a Galatioto ci sia un vero magnate interessato al bene del Milan, potrebbe convincersi a farsi da parte definitivamente.