Mercoledì 24 Aprile 2024

Var nel calcio, cos'è e come funziona la "moviola in campo"

La novità tecnologica del campionato di calcio esordirà alle 18 in Juventus-Cagliari

Video assistant referee (VAR) nella Bundesliga (Afp)

Video assistant referee (VAR) nella Bundesliga (Afp)

Roma, 19 agosto 2017 - La grande novità del campionato di calcio di Serie A 2017-2018 è la Var (Video Assistant Referee), la "moviola in campo". A sperimentare per prima l'innovazione tecnologica, chiesta da anni dai tifosi di tutte le squadre, sarà la sfida tra la Juventus e Cagliari, oggi alle ore 18. La Signora è chiamata a difendere l'ennesimo scudetto sotto gli occhi elettronici che daranno un supporto alle decisioni dell'arbitro.

Lo strumento è ora atteso alla prova del nove in campo. "Se va, sarà una vittoria di tutto il calcio" ha detto Nicola Rizzoli, neo designatore della Serie A in occasione del consueto appuntamento, al centro tecnico federale di Coverciano, della fine del raduno precampionato degli arbitri della Can A e Can B dell'Aia.

Cos'è la Var - Prima di tutto va precisato che sarà sempre l'arbitro a prendere la decisione finale. Detto questo, il suo utilizzo in campo, e il peso che avrà nelle decisioni dei direttori di gara, sarà una novità importante che potrebbe venire utilizzata anche al Mondiale di Russia 2018, ma la Fifa non ha ancora dato la comunicazione ufficiale.

La Video assistenza arbitrale permette al direttore di gara di avvalersi del supporto delle telecamere. Sarà gestita sempre da dagli arbitri di Serie A: a bordo campo due addetti affiancheranno il quarto uomo, che continuerà a svolgere le sue funzioni, per esaminare i video delle azioni su due schermi. In campo, oltre l'arbitro, ci saranno i guardalinee, ma spariscono gli assistenti di porta. 

In quali casi l'arbitro chiede la Var -  Solo l'arbitro potrà invocare la Var, mostrando con un gesto uno schermo, e fermando di conseguenza il gioco. E solo il direttore di gara prenderà la decisione finale, dopo aver consultato gli assistenti a bordo campo. La tecnologia sarà chiamata in causa solo per situazioni definite come gol, rigori, espulsione diretta e scambio di identità. Non sarà utilizzata per le ammonizioni. Gli assistenti possono segnalare all'arbitro situazioni dubbie, e lui potrà decidere se eventualmente consultare il monitor.

Pochi secondi - Per Rizzoli la novità Var è tutta da seguire: "Dobbiamo essere tutti preparati, è così pure i media, su questo progetto: noi abbiamo fatto un lavoro mostruoso. Una cosa deve essere sempre chiara la decisione finale sarà comunque sempre solo ed esclusivamente dell'arbitro, l'obiettivo all'inizio è la massima accuratezza della decisione con minima interferenza e massimo beneficio". Pochi secondi per decidere e non pregiudicare il naturale svolgimento delle azioni. "Il gioco non dovrà essere frazionato da interventi continui, perché lo scopo - ha sottolineato  il responsabile del progetto per il calcio italiano, Roberto Rosetti - è mantenere intatta la bellezza e fluidità del gioco".