Giovedì 18 Aprile 2024

Derby Roma-Lazio 2017, formazioni e diretta dalle 18

Immobile e De Rossi di fronte per ritrovare la grandezza Roma-Lazio, segui qui la diretta dalle 18 Napoli-Milan, le probabili formazioni

Daniele De Rossi e Ciro Immobile? (Afp)

Daniele De Rossi e Ciro Immobile? (Afp)

Roma, 18 novembre 2017 -  Quale occasione migliore se non Roma-Lazio, per dimenticare la disfatta della Nazionale e riaccendere la passione dei calciofili del Belpaese. La Serie A torna con la giornata numero 13 e serve come antipasto doc il derby della Capitale .Uno scontro ai piani alti della classifica dal pronostico quasi impossibile, anche se gli scommettitori danno leggermente favoriti i giallorossi. Per quanto riguarda le formazioni, Di Francesco confida sul recupero di Nainggolan, mentre Schick è ancora fuori. Dubbio Immobile per Inzaghi, ma pare difficile che il bomber biancoceleste salti l'appuntamento clou. Stasera alle 20.45 l'altro big match Napoli-Milan

Roma-Lazio, segui qui la diretta dalle 18

Le formazioni ufficiali

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Perotti, Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco.

Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Lulic, Milinkovic; Luis Alberto, Immobile. All. Inzaghi.

Arbitro: Rocchi di Firenze

Tv: Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio e Premium Sport. La partita live dalle 18, sarà visibile in streaming - per abbonati - sulle piattaforme Sky Go e Premium Play

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IL PUNTO - di PAOLO FRANCI

L'unico deja vu tra gli ultimi derby che si specchiavano nella lotta scudetto e quello di questa sera, è nell’Olimpico pieno. Per il resto, non c’è punto di contatto con la Lazio scudettata di Eriksson e dell’era Cragnotti, che poggiava su fenomeni di livello mondiale: Mancini, Vieri, Simeone, Veron, Nesta, Salas e tutti gli altri. E non c’è analogia neanche con la Roma, che nella stagione successiva allo scudetto laziale, si presentò con la squadra che poi scucì il tricolore proprio dalle maglie biancocelesti. Il generalissimo era Fabio Capello, lo stato maggiore poggiava su Totti, Batistuta, Cafu, Candela, Samuel, Delvecchio, Montella. Squadroni simbolo di un calcio italiano che dominava il mondo.

Oggi siamo molto, molto più giù. Il nostro calcio è di seconda scelta. Si vivacchia con l’autofinanziamento, gran parte degli stadi sono osceni e gli stranieri sono quelli che sono: ad ogni buon giocatore che arriva, i bidoni che lo accompagnano non si contano. E se il calcio a Roma si viveva su eroi che poi avrebbero vinto un Mondiale, da De Rossi a Totti, da Peruzzi e Nesta, proprio lo stesso De Rossi, con Immobile, è l’involontario simbolo del fallimento azzurro. I due, peggiori in campo a Solna. E, nel ritorno del Meazza, il primo sbattuto in panchina, il secondo protagonista di un’altra partita cupa. Derby dei perdenti quindi? No, derby grandi firme, perchè in campionato la storia è tutta un’altra storia. E così, se Inzaghi batte la lancia sullo scudo e proclama la superiorità sancita dalla classifica: «Nessuno, in estate, ci aveva piazzato davanti alla Roma», Di Francesco risponde mostrando le zanne del lupo: «Pareggio? Noi giochiamo solo per i tre punti». Proprio il tecnico della Roma, che è a un passo dal recupero di Nainggolan, frenato da un problema muscolare, inquadra il livello e l’importanza del derby: ««Entrambe le squadre stanno vivendo un ottimo momento. Il risultato inciderà sulle prospettive del campionato, ma voglio togliere il derby dalla classifica. È una partita unica, importante, diversa dalle altre, che potrebbe darci il là per continuare il nostro percorso». E Schick: «Non è convocato. E non si allenerà con me finchè non sarà ok: vogliamo evitare ricadute». Nella Lazio, il dubbio è Immobile, che però ieri si è allenato regolarmente, e Inzaghi fa capire che ci sarà: «Ciro? E’ sempre disponibile e infatti ha saltato solo 2 partite su 70...».

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