Mercoledì 24 Aprile 2024

Quagliarella in lacrime alle Iene: "Lo stalker mi ha segnato la carriera"

L'attaccante della Samp racconta la vicenda che lo ha visto vittima ai tempi in cui giocava al Napoli

Fabio Quagliarella tornerebbe volentieri a Napoli (Ansa)

Fabio Quagliarella tornerebbe volentieri a Napoli (Ansa)

Napoli, 2 marzo 2017 - Fabio Quagliarella ha iniziato una 'nuova vita'. Dopo la condanna (resa pubblica poche settimane fa) a 4 anni e otto mesi di reclusione per la persona accusata di stalking nei confronti del calciatore della Samp, ieri sera a 'Le Iene Show' lo hanno intervistato. E l'attaccante doriano è scoppiato in lacrime nel raccontare la vicenda. 

"Sono passato per l'infame della situazione. E passarlo davanti alla propria gente fa male - dice il 34enne in riferimento al periodo di Napoli -. Ogni volta, ogni viaggio che dovevo tornare a Napoli, cercavi di nasconderti, di camuffarti… cappelli, occhiali… per evitare che qualcuno ti dicesse qualcosa. Perché fa male…". "Non è che tutta la gente è così, perché non vorrei che passasse una brutta immagine della mia Terra. Anzi - ha proseguito l'attaccante della Samp - il napoletano ha un cuore che… se fossero tutti come noi, sarebbe tutto molto meglio, no? Però faceva male. Io non potevo andare da nessuna parte, non mi potevo godere la mia gente. Perché potevi sempre beccare qualcuno che ti diceva la parolina. Poi sai, una te la tieni, due te le tieni…".

Lo stalker si è insinuato nella vita di Quagliarella lentamente. Lo aveva conosciuto perché aveva avuto un problema di password con il pc, e allora il suo migliore amico gli aveva presentato questo poliziotto della polizia postale esperto di informatica. "Da lì è nata l'amicizia", racconta Quagliarella. Poi iniziarono ad arrivare lettere nelle caselle della posta. "Lettere anonime, messaggi anonimi… Da foto di ragazzine nude, dove diceva sotto con tanto scritto che io ero un pedofilo, che io avevo a che fare con la camorra, che io avevo a che fare con la droga, che io avevo a che fare col calcio scommesse. Stiamo parlando di centinaia e centinaia di lettere", ricorda Quagliarella.

L'attaccante ha quindi parlato della sua carriera che avrebbe potuto prendere una piega diversa, a Napoli. "Ti allenavi fisicamente, ma con la testa non c'eri. La testa era a pensare ad altro. Erano continui dubbi, continui pensieri. Ha segnato la mia carriera, ha segnato la storia mia con il Napoli. Poi dopo ho continuato e va bene. Però se uno si ferma a quell'anno lì… sarebbe stato tutto bello. Cioè poter fare il capitano…".E ovviamente se il club del suo cuore dovesse chiamare di nuovo...