Mercoledì 24 Aprile 2024

Pietro Pellegri, il ragazzo dei record

Dopo essere diventato il più giovane a debuttare in A, il classe 2001 batte il primato di Piola: adesso è lui il più giovane a segnare una doppietta nella massima serie

Pietro Pellegri

Pietro Pellegri

Bologna, 18 settembre 2017 - 17 marzo 2001. Questa la data di nascita di Pietro Pellegri, il ragazzo dei record. Definirlo uomo sarebbe prematuro vista la giovane età, eppure l'attaccante del Genoa sta diventando grande in maniera estremamente repentina. Il suo nome è infatti già stampato nel libro dei guinness dei primati. Dopo essere diventato il più giovane esordiente in Serie A in Torino-Genoa del 22 dicembre 2016, ad appena 15 anni e 280 giorni (eguagliando Amedeo Amedei, il cui debutto risale al 1937) e il primo giocatore del 2001 ad andare a segno nel massimo campionato in Roma-Genoa dello scorso 28 maggio, l'enfant prodige ha voluto strafare.

Ieri sera, Pellegri ha riscritto la storia, firmando una doppietta contro la Lazio, che tuttavia si imposta per 3 a 2 a Marassi. Il pubblico di fede genoana non potrà tuttavia scordare la notte che ha incoronato il loro numero 64 come il più giovane di sempre ad andare a segno per due volte nella stessa partita. A 16 anni e 112 giorni, Pietro ha battuto il record stabilito nel lontanissimo 1931 da un mostro sacro del calcio italiano come Silvio Piola, adesso secondo nella classifica all time (17 anni e 104 giorni). Le lacrime del padre Marco, team manager del Grifone, ben testimoniano l'impresa del figlio, che da oggi non può non rappresentare uno dei profili di maggior interesse del nostro campionato.

Eppure Pellegri già si era ritagliato le copertine grazie ai precedenti primati. Non a caso, in estate prima l'Inter, poi la Juventus ci hanno provato. Fra le due contendenti, a godere alla fine potrebbe essere il Milan, che proprio nell'ultimo giorno di mercato ha stretto un accordo di massima con l'agente del giocatore. La doppietta rifilata alla Lazio rischia però di rimescolare le carte, visto che il valore del bomber (tre reti in A in appena 131 minuti di utilizzo) è in ascesa, a maggior ragione se si pensa che da qui in avanti Juric dovrebbe garantirgli sempre più spazio. L'infortunio di Lapadula e lo scarso rendimento di Galabinov fanno propendere per questa ipotesi. Intanto, Pellegri si gode con la spensieratezza tipica dei 16 anni il suo momento da ragazzo dei record.

"Per un genoano fare gol sotto la Nord è una grande emozione: ho realizzato un sogno - le parole del classe '91 a fine gara - Una rete la dedico ai tifosi, l'altra a mio padre. Nello spogliatoio resto umile e continuo a dare del "lei": gli altri mi vedono come un cucciolo". Il cucciolo da ieri sera è un po' più uomo.