Martedì 23 Aprile 2024

Il Napoli regala un tempo al Pescara: poi Mertens show

Gli azzurri rimangono negli spogliatoi nel primo tempo, Sarri cambia nella ripresa e trova la chiave per strappare almeno un punto

La grinta di Dries Mertens

La grinta di Dries Mertens

PESCARA, 21 agosto 2016 - C'è stato solo un azzurro nel primo tempo all'Adriatico, quello del Pescara, e non solo per il fatto che il Napoli ha indossato la casacca nera. La grande, tra le due, sembrava la squadra di casa. Gli uomini di Sarri sono rimasti negli spogliatoi, ci sono poi voluti due cambi nella ripresa per cambiare le sorti di una partita difficile e che di certo non fa iniziare ai campani il campionato sotto buoni auspici.
 
GABBIADINI IN OMBRA - Sarri schiera Gabbiadini punta centrale nel tridente offensivo completato da Callejon e Insigne, Valdifiori sostituisce lo squalificato Jorginho in regia. Pescara con Benali, Caprari e Verre davanti. Il Napoli ci prova dopo due minuti, Hamsik sfiora il palo dai 25 metri. E' un fuoco di paglia, il Pescara agisce di rimessa e non disdegna la giocata di qualità, infatti passa dopo otto minuti grazie ad una verticalizzazione di Verre per Benali che brucia Koulibaly e Albiol battendo Reina in uscita. Un minuto dopo ancora gli abruzzesi sfiorano la rete, percussione di Biraghi che semina un distratto Albiol, Reina salva tutto.  La reazione azzurra arriva all'11', lancio di Valdifiori per Callejon che prova il gol alla Van Basten nell'Europeo '88, ma la palla sibila a di poco a lato. Il pressing abruzzese infastidisce la manovra partenopea e non sempre gli azzurri riescono ad imbastire un gioco convincente e di qualità, e dietro si registrano evidenti sbandate. Il Napoli ci prova, testardamente con l'uno a due a presentarsi in area ma la difesa avversaria si fa trovare pronta. Al 23' botta di Valdifiori dai trenta metri, palla alta di pochissimo. Al minuto ventisei altro buco difensivo ospite, Cristante pesca Benali a destra, palla dentro ma Verre si fa ribattere il tiro. Il raddoppio è comunque nell'arIa, ancora Cristante largo per Zampano, centro rasoterra perfetto per l'accorrente Caprari per il due a zero a botta sicura. Azzurri storditi, quasi increduli si va al riposo sul doppio vantaggio interno. 
 
MERTENS SHOW - Subito due cambi in avvio di ripresa per Sarri che inserisce Mertens e il debuttante Milik per Insigne e Gabbiadini. Gli effetti sono quasi immediati, al 14' è proprio Mertens a trovare l'angolino con il suo classico tiro a giro da fuori, due a uno. Passano tre minuti e un cross sporco di Hysaj viene raccolto in area ancora dal belga che pareggia i conti, è tutta un'altra partita. A metà ripresa si infortuna Coda, sostituito da Zuparic, mentre Sarri inserisce l'altro neo acquisto Zielinski al posto di Hamsik. Il Pescara ha più paura, non riparte più con la convinzione del primo tempo, mentre dall'altra parte il Napoli prende coraggio. Al 34' Giacomelli assegna un rigore al Napoli per un intervento scomposto su Mertens, ma cambia idea dopo un colloquio con gli assistenti. Al 38' Milik scalda i guantoni a Bizzarri che devia un diagonale sinistro millimetricamente, ma col passare del tempo la verve partenopea si attenua, concedendo tregua ad un Pescara più in difficoltà dal punto di vista fisico dopo aver speso tanto in un sontuoso primo tempo. Pochi lampi nell'ultimo quarto di gara, il Pescara si accontenta del punto, il Napoli non ha le forze e la qualità di cercare il colpo grosso. Finisce due a due, altro avvio difficile per Sarri dopo la sconfitta di Reggio Emilia l'anno scorso. E se a Torino Higuain segna al debutto in bianconero, a Pescara Gabbiadini delude e tocca a Mertens risolvere dalla panchina. Basteranno Rog e Diawara a completare l'organico o servirà un altro innesto in attacco?