La 'Panchina d'oro' al sindaco Pirozzi, mister Provvidenza

Ho appena finito di leggere le proteste di illustri napoletani contrari ad ospitare sul palcoscenico del Teatro San Carlo, il più antico del mondo moderno, un’esibizione (teatrale) di Diego Armando Maradona. Ognuno ha il suo tempio – leggo – ognuno il suo mondo, al largo da ogni contaminazione! Non credo invece che vi saranno contrarietà significative (esclusi potenziali ribelli da social) se la panchina d’oro 2016 sarà assegnata a Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, piuttosto che ad altri titolatissimi candidati in coda al solito Allegri. Dal punto di vista essenzialmente burocratico/corporativo, Pirozzi ha le carte in regola: è allenatore professionista, abile e autorevole guida del Trastevere di Roma, Serie D girone H che, tanto per restare in zona, in un allenamento ha battuto pure l’Ascoli. Eppure, visto così, il premio a questo sindaco battagliero, una sorta di Mourinho costretto a subire il “rumore del nemico” non metaforico ma reale, va ben oltre il mero significato calcistico: è il riconoscimento a chi non s’è fatto piegare dal terremoto, da una natura improvvisamente nemica, dalla paura sempre in agguato e neppure dalla nostalgia incosciente . Di pericolante – abbiamo capito dai mille interventi di Pirozzi, uno di quelli che non mollano e non la manda a dire – c’è soltanto il futuro di questa terra martoriata se qualcuno non veglia notte e giorno, minuto per minuto, dando fiducia e carica e vigore ai concittadini e controllando l’opera degli arbitri nominati dallo Stato. La panchina - Dio volendo anche nella lingua italiana che a tutto pensa - è metaforicamente adatta al ruolo di responsabilità, di comando, di guida che il sindaco ha, sfruttandola anche fuori dei campi verdi.  SI TRATTERÀ di giudicarne la disciplina, portato com’è a star sempre ritto, mai seduto, a salutare chi porge aiuto, a contestare i ritardatari, e in ogni caso si perdonerà se spesso e volentieri uscirà dallo spazio regolamentare per far sentire la sua energia, una sorta di contiana Intensità.

Stavolta tocca al calcio – come altre volte è felicemente successo – rinunciare alle tradizioni e assegnare un vero premio – non una banale targa – a Mister Pirozzi, il tecnico della Provvidenza.