Giovedì 25 Aprile 2024

Nazionale, faccia a faccia negli spogliatoi dopo il pari con la Macedonia

Un chiarimento tra i giocatori azzurri sarebbe avvenuto, ct assente, dopo il pareggio nelle qualificazioni mondiali

Azzurri dopo il pari con la Macedonia (Ansa)

Azzurri dopo il pari con la Macedonia (Ansa)

Torino, 7 ottobre 2017  - Dopo il deludente 1-1 contro la Macedonia a Torino, per gli azzurri c'è stato un faccia a faccia negli spogliatoi del Filadelfia. Al confronto non avrebbe preso parte il Ct, anche se al al corrente. La squadra ha poi svolto l'allenamento nello stadio del Grande Torino sotto lo sguardo attento dei bambini delle scuole calcio.

Un chiarimento che arriva alla vigilia della partenza per l'Albania, dove lunedì l'Italia dovrà conquistare almeno un punto per avere la certezza di accedere agli spareggi di qualificazione ai Mondiali. 

Cosa si siano detti è rimasto confinato tra le pareti degli spogliatoi, ma è certo che c'è stato un generale invito a una maggiore attenzione in campo, per onorare la maglia della Nazionale. Ieri sera alcuni senatori azzurri hanno parlato del momento no, Gigi Buffon non ha nascosto l'amarezza: "Non è stata una prestazione entusiasmante, la cosa che preoccupa è che se il primo anno lo abbiamo fatto in ascesa e con entusiasmo, la sconfitta con la Spagna ha minato le nostre certezze". Il portierone è molto critico: "Pensavamo di essere ad un livello superiore di quello che siamo. Stasera anche vincere non sarebbe cambiato nulla in fatto di prestazione, idee e qualità. Dobbiamo venirne fuori in fretta e con orgoglio e senso di responsabilità". Poi l'invito ai giocatori con più esperienza: "Ci sono giocatori importanti, compreso il sottoscritto, e questi si devono prendere la briga di aiutare gli altri ad esprimersi nel modo migliore. C'è una svolta psicologica da parte nostra. Il Mondiale è una cosa importante: il calcio è il fiore all'occhiello della nostra nazione".

Secondo Andrea Barzagli non c'è alternativa: "Se andremo al Mondiale? Questo è il nostro obiettivo. Siamo l'Italia e dobbiamo andarci per forza". Anche Giorgio Chiellini è deluso: "Era una gara da vincere anche solo 1-0. Era importante fare tre punti per lavorare con fiducia. Lavoriamo, c'è poco altro da dire. I fischi ci stanno, mi sarei dato uno schiaffo anche io. Ora dobbiamo guadagnarci gli applausi".