Napoli, senti Mertens: gioco una partita su due, credo sia poco

Il belga, in Nazionale dove affronterà la Bosnia, chiede più spazio; anche se accetta le decisioni del mister. A stretto giro di posta le dichiarazioni anche del capitano Hamsik: "Sogno lo scudetto con il Napoli".

Il belga Dries Mertens

Il belga Dries Mertens

Napoli, 6 ottobre 2016 - Sosta per le Nazionali, momento di interviste in patria per i vari giocatori del Napoli. E' sempre il momento di tracciare un bilancio quando si è lontani dal proprio club, magari stuzzicati dalle domande di qualche giornalista molto curioso. E così, il belga Dries Mertens ha rilasciato una intervista ai media del suo paese in vista dell'impegno del Belgio contro la Bosnia. Il suo intento è chiaro, vuole giocare titolare vista l'assenza di De Bruyne. Ma Mertens, da giocatore di talento, vorrebbe giocare sempre, anche nel suo club.

Andiamo con ordine, prima c'è la Nazionale: "Spero di giocare stasera, sarei deluso di non iniziare titolare visto che manca De Bruyne - ha ammesso Mertens - Pensavo già di giocare contro la Spagna e Cipro ma non sono stato schierato, non ho chiesto spiegazioni ma siccome posso giocare nei due dietro la punta stasera spero di esserci". Fino a qua problemi per il c.t. Roberto Martinez, ma nel prosieguo dell'intervista Mertens ha parlato anche di Napoli. E il mini turnover offensivo che propone Sarri rischia di non trovare gradimento nella mente dell'esterno belga: "Sono stato molto contento di giocare titolare in Champions con il Napoli - ha proseguito - Ma è ovvio che mi piacerebbe giocare sempre. So che non è possibile giocare tutte le partite ma ora ne gioco solo una su due. Mi sembra poco. Ad ogni modo, accetto anche questo". In realtà, è chiaro come Mertens goda della maglia di titolare per l'out sinistro nel tridente, con Insigne sua riserva. Dall'altro lato, con una abbondanza così evidente davanti, è normale per Sarri sfruttare tutto il potenziale della rosa degli attaccanti. Le dichiarazioni di Mertens, dunque, non dovrebbero creare malumori all'interno dello spogliatoio, ma certe frasi sarebbe sempre meglio evitarle.

Chi invece non ha problemi di minutaggio è ovviamente Marek Hamsik, capitano e tutto fare del centrocampo. Lo slovacco, titolatissimo e fedelissimo di Sarri, ha parlato dal ritiro della sua Nazionale. Il sogno resta sempre quello di vincere uno scudetto con il Napoli, lui che ha appena prolungato il contratto con il club azzurro: "Ho sposato la causa azzurra allungando il contratto, il sogno è vincere uno scudetto con il Napoli - ha affermato il capitano - E' un peccato che ora siamo scivolati a 4 punti dalla Juve, fino a due partite fa eravamo in testa, ma il campionato è ancora lungo". Inevitabile parlare ancora di Higuain: "E' stato ceduto, abbiamo perso un giocatore importante ma il club ha acquistato 5-6 giocatori di assoluto valore. Io come Maradona? Non scherziamo, lui era di un altro pianeta". Dalle parole di Hamsik, si evince come alla fine la squadra non si sia arresa alla Juve in ottica scudetto, a differenza di quanto pronunciato da Sarri nel post Bergamo. Sintomo che forse il tecnico, come è giusto che sia, in privato dice una cosa mentre in pubblico un'altra.