Napoli, Sarri: “Domani capiremo se siamo grandi o meno”

Parla il tecnico toscano alla vigilia del decisivo match contro il Feyenoord ma il pensiero va ancora al ko con la Juve: ''E' stata una bella botta ma non voglio sentir parlare di crisi''

Maurizio Sarri

Maurizio Sarri

Napoli, 5 dicembre 2017 - La spedizione olandese degli azzurri comincia bene, con la notizia a sorpresa del rinnovo di Ghoulam, proprio nei giorni che facevano invece intuire un raffreddamento nelle trattative. Niente di tutto ciò: l'algerino si è legato al club di De Laurentiis fino al 2022, risolvendo una delle grane peggiori per Giuntoli. LEADER A DIGIUNO - Ora c'è invece da dirimere la matassa Champions League: vincere contro il Feyenoord domani potrebbe pure non bastare per accedere agli ottavi. Uno scenario a cui Mertens preferisce non pensare. ''Sono sicuro che il City darà il massimo al cospetto dello Shakhtar con l'obiettivo di scrivere un clamoroso record di punti. Noi comunque dobbiamo concentrarci sulla nostra gara e fare di tutto per dimenticare la delusione di venerdì.'' Colpa anche del digiuno del belga, a secco da 4 partite di Serie A. ''Dobbiamo ritrovare il gioco che ci caratterizza per risvegliare l'attacco: l'assenza di un campione come Insigne non ci aiuta - ammette Mertens - ma ci sono altri bravi giocatori pronti a sostituirlo. Quanto a me, non sono stanco: a volte riposare un po' renderebbe le cose più facili ma mi sento carico per domani. La nostra forza è un gruppo fatto da 25 leader che ora deve rialzarsi dopo la prima sconfitta dopo tanti mesi: vincere contro il Feyenoord è la migliore risposta che possiamo dare alle critiche piovute sul Napoli in questi giorni.'' MA QUALE CRISI? - La conferenza di Sarri parte proprio dal bruciante ko patito per mano della Juventus. ''Perdere in campionato dopo 279 giorni è stato doloroso, specialmente perché meritavamo almeno il pareggio. E' stata una bella botta che ha lasciato scorie nei ragazzi fino a ieri ma già oggi ho visto facce diverse: domani scopriremo se siamo una grande squadra che si rialza dopo la caduta. Restano però esagerate alcune valutazioni che sto leggendo ultimamente, come chi parla di un Napoli in crisi solo perché da qualche gara a questa parte fa più fatica in attacco. Quello poi è un reparto falcidiato dalla sfortuna con i ko di Milik e Insigne ora, senza contare quello di Ghoulam che prima di fermarsi era il miglior terzino mancino del continente. Comunque ora bisogna concentrarci sulla Champions League, competizione in cui ho l'impressione che il mio gruppo si senta in prova, senza la sicurezza che ha in campionato: passare il turno ci darebbe convinzione soprattutto per il nostro futuro in Europa, che potrebbe vederci davvero recitare come attori protagonisti.''