Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, Mertens in affanno: il belga a secco in Serie A da 3 turni

Da quando è diventato il terminale offensivo di Sarri, il numero 14 conosce il suo primo digiuno in fase realizzativa. Vietato però tornare sulla fascia: ''Per me sarebbe difficile''

Dries Mertens, 30 anni

Dries Mertens, 30 anni

Napoli, 28 novembre 2017 - I periodi di astinenza dal gol capitano anche ai migliori centravanti: la lezione la sta imparando pure chi fa questo lavoro da poco più di un anno come Mertens, a secco in Serie A da ben 3 partite. NUMERI DA RECORD - Si tratta del peggior risultato del belga da quando occupa il trono che fu di Cavani, Higuain e poi - tra un infortunio e l'altro - Milik. In realtà già nello scorso febbraio la fame del numero 14 azzurro in area di rigore si era inceppata per 3 gare, per la precisione contro Genoa, Chievo e Atalanta, con la differenza che in quella striscia di impegni c'era Pavoletti a contendere il posto da titolare al folletto di Sarri, finora abituato bene dal rendimento del suo nuovo bomber. L'anno solare che volge al termine è stato il punto più alto della carriera di Mertens, la cui ascesa cominciò però a dicembre 2016, quando una sua tripletta contribuì a travolgere con una manita il povero Cagliari a domicilio. La storia poi è nota: il belga ha giocato 46 match da centravanti, punendo i portieri avversari per 41 volte e mettendo anche a referto la bellezza di 17 assist vincenti. Segno che l'indole del vecchio Mertens esterno sinistro è ancora viva sotto il mantello del goleador. PRO E CONTRO - Ma non ditelo al diretto interessato che, nonostante la mini crisi realizzativa in corso, di tornare a fare l'ala proprio non vuole saperne. L'idea era nata dopo il nuovo guaio di Milik, magari a costo di accentrare Callejon per garantire il meritato turnover al numero 14, tuttavia restio ad abbandonare il suo posto in campo come ogni attaccante navigato. Cosa che ormai è Mertens pure quando non segna: i suoi movimenti repentini fanno ammattire i difensori e garantiscono al gioco del Napoli quella velocità offensiva che è ormai il marchio di fabbrica dell'era Sarri. Anche se questo può implicare qualche difficoltà in più nei match chiusi come quello di Verona, sponda Chievo, o il recente impegno di Udine, risolto solo da un episodio fortunato. Insomma, il folletto belga fa il bello e il cattivo tempo dei partenopei lì davanti, ruolo che vuole tenersi stretto nonostante i 270' senza gol in Serie A, digiuno interrotto dalla zuccata vincente in Champions League contro lo Shakhtar. A confermare questa tesi è stato lo stesso Mertens, premiato ieri al Gran Galà del Calcio: ''Tornare a giocare da esterno per me sarebbe arduo: ho scoperto il piacere di segnare e per vincere farei di tutto.'' Il bomber carica le pile: la Juve è avvertita.