Martedì 23 Aprile 2024

Napoli, Hamsik: "Questa città mi ha dato un'anima"

Omaggio a sorpresa del campione slovacco: attraverso The Players' Tribune il capitano del team di Sarri ha ripercorso i migliori momenti della sua esperienza in Campania.

Marek Hamsik, 29 anni

Marek Hamsik, 29 anni

NAPOLI, 30 MAGGIO 2017 - Per una bandiera come Totti che lascia la sua squadra di sempre, ce n'è un'altra che ha all'orizzonte molti altri anni in azzurro, a pochi mesi dalla ricorrenza della sua prima decade all'ombra del Vesuvio: lui si chiama Marek Hamsik e, al termine della stagione dei record, ha voluto salutare i tifosi partenopei con un'accorata lettera affidata al portale The Players' Tribune. NAPULE E' - Un viaggio attraverso momenti di amarcord, auspici per il futuro ed elogi alla città che l'ha reso grande, proprio il leitmotiv dell'incipit del messaggio. ''Qui ci sono tre milioni di allenatori: tutti, da donne a bambini, passando per gli anziani o i ragazzi, hanno la ricetta per farci segnare oppure sanno per certo quale formazione sia meglio schierare. Il calcio è una passione che è presente da sempre nel loro sangue, come una religione: il Napoli è l'unica squadra in zona - continua lo slovacco - e quindi le persone vi affidano le loro aspettative, come se fosse la cosa più importante della vita. Io sono abituato a questa sensazione perché è così anche per me: sto in questo mondo da 29 anni e vivo la cosa esattamente come loro.'' LA CARRIERA - E' poi il momento di addentrarsi nella vita calcistica di Hamsik che ripercorre le tappe principali della sua storia, partendo proprio dagli esordi. ''Ho avuto la folgorazione con il pallone ai Mondiali del '94: quei brasiliani mi avevano incantato. A 15 anni mi sono trasferito a Bratislava mentre dopo pochi mesi ero a 800 km da lì, in Italia. Nonostante fossi così lontano da casa, ero felice perché potevo concentrarmi sul mio vero obiettivo, ovvero diventare un calciatore professionista: ho cominciato ad affinare la mia tecnica in campo e mi sono abituato alla nuova realtà. Dopo 3 anni a Brescia sono passato al Napoli: fui presentato insieme a Lavezzi - prosegue Hamsik - e avvertii subito quanto lo stadio, la piazza e i tifosi fossero speciali.'' I SUCCESSI - La lettera si chiude ricordando i migliori momenti del campione slovacco all'ombra del Vesuvio, in attesa di eventuali gioie future. ''Nel 2012 abbiamo vinto la Coppa Italia regalando un trofeo alla città dopo 25 anni e lì ho visto la gente impazzire del tutto: è come se il trionfo fosse stato firmato da ogni partenopeo. Queste sensazioni mi hanno spinto a sposare la causa azzurra da così tanti anni: devo molto all'Italia e, in particolare, a Napoli, una comunità che sento mia e che mi ha dato un'anima. Ecco perché le sarò sempre grato.''