Giovedì 18 Aprile 2024

Napoli, Diawara: "Ancelotti il nostro uomo in più"

Il guineano, intervenuto a Radio Kiss Kiss, è pronto a prendersi finalmente le chiavi della mediana azzurra, Hamsik permettendo: ''Io conosco il ruolo, lui deve adattarsi''

Amadou Diawara, 21 anni

Amadou Diawara, 21 anni

Napoli, 17 luglio 2018 - Dopo due stagioni nel capoluogo campano da eterna promessa con poco spazio in campo, adesso, con l'addio di Jorginho, per Amadou Diawara potrebbero davvero aprirsi le porte della cabina di regia del centrocampo azzurro. Nel giorno del suo 21esimo compleanno il guineano traccia un bilancio della sua avventura a Napoli ai microfoni di Radio Kiss Kiss, con un occhio ovviamente sul futuro. LA CONVIVENZA CON HAMSIK - E il futuro dell'ex Bologna passerà molto dalle scelte di Carlo Ancelotti, con il quale i colloqui sembrano essere frequenti. ''Essere allenati da un tecnico così importante è molto stimolante, soprattutto per un giovane come me. Inoltre, mi dà parecchi consigli: mi chiede di dialogare poco all'indietro - ammette Diawara - e di utilizzare spesso i passaggi corti o i cambi gioco''. Non sono però tutte rose e fiori per il guineano, che dopo l'addio di Jorginho dovrà comunque fare i conti con un nuovo ballottaggio per il ruolo di regista azzurro. ''Non sono preoccupato per la scelta di trasformare Marek Hamsik in un play basso: in fondo, è lui che deve adattarsi - continua spavaldo il numero 42 - mentre io gioco lì da tempo e godo della stima di Ancelotti. Ciò non toglie che io debba lavorare sodo per convincerlo e guadagnarmi il posto''. La personalità non è mai mancata a Diawara, che nella prossima stagione con i suoi muscoli dovrà tenere a bada l'esplosività di un certo Cristiano Ronaldo. ''Siamo molto felici dell'arrivo di CR7 perché darà tanto lustro alla Serie A all'estero. Questo però non allontana definitivamente il sogno scudetto: il nostro uomo in più è Ancelotti - afferma l'ex Bologna - e lotteremo per andare fino in fondo anche in Champions League proprio grazie alla nuova mentalità vincente del mister''. TURNOVER ALL'ORIZZONTE - Nonostante la spavalderia che da sempre contraddistingue Diawara, un ballottaggio concreto con Hamsik esiste, eccome. Lo dimostrano le prime sgambate dello slovacco nel nuovo ruolo, in cui si sta già disimpegnando molto bene con tanto di aperture illuminanti degne di un regista navigato. In effetti, una gran visione di gioco non è mai mancata al capitano azzurro, che rischia di spedire ancora in panchina il guineano. C'è però un dato che depone a favore di entrambi: con l'avvento di Ancelotti l'era dei cosiddetti ''titolarissimi'' è finita. Ci sarà spazio per tutti e in ogni competizione, senza più figli e figliastri. Praticamente una rivoluzione rispetto alla precedente era Sarri.