Napoli calcio, summit De Laurentiis-Sarri. Le ultime sulla panchina azzurra

Animi più sereni a Castel Volturno: vicina la permanenza dell'allenatore toscano, che ha ricevuto garanzie economiche e tecniche per continuare il progetto

Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri

Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri

Napoli, 16 maggio 2018 - Dal valzer dei possibili successori di Sarri alla conferma di Sarri stesso: è questo il nuovo scenario che emerge dal confronto andato in scena nelle scorse ore tra tutti i pezzi grossi del Napoli calcio. L'ULTIMA OFFERTA DI ADL - Il summit è avvenuto a pranzo ed erano presenti, oltre al tecnico toscano, Aurelio De Laurentiis e suo figlio Edo, Cristiano Giuntoli e l'amministratore delegato Chiavelli. Al centro delle discussioni, ovviamente, la panchina azzurra, che mai come ora sembra saldamente affidata ancora a Maurizio Sarri. E' presto per usare i crismi dell'ufficialità ma la tavola rotonda andata in scena oggi - e non per modo di dire, dato che è accaduto tutto a ora di pranzo - sembra aver disteso gli animi in casa Napoli. De Laurentiis ha rilanciato la sua proposta per rinnovare il contratto del tecnico toscano: ingaggio fisso di 3,8 milioni all'anno che diventerebbero 4,4 grazie ai bonus ed eliminazione della clausola rescissoria, attualmente valida e vera incognita del presente azzurro. Resta però un patto morale che Sarri sta mantenendo, ovvero non ascoltare altre sirene almeno finché il suo futuro con il Napoli non sarà definito una volta per tutte. In un senso o nell'altro. LE RICHIESTE RECIPROCHE - Già, perché non esistono vie di mezzo: o l'allenatore toscano rinnoverà o sarà addio subito, senza aspettare la naturale conclusione dell'attuale contratto. Le garanzie richieste da Sarri sono sia economiche che tecniche: sulle prime il sacrificio di De Laurentiis è evidente, con la soglia dei 4 milioni a stagione pronta a essere sfondata pur di dare continuità al progetto azzurro. Il discorso prettamente legato al campo è più complicato: il patron vorrebbe un utilizzo più capillare dell'intera rosa, senza più vedere giocatori parcheggiati in panchina senza possibilità di capirne le reali potenzialità, mentre Sarri chiede la permanenza dell'attuale zoccolo duro, più ovviamente dei ritocchi verso l'alto per impensierire la Juventus senza dover aspettare all'infinito la crescita dei giovani. Anche in questo senso lo sforzo di De Laurentiis è pronto, almeno sulle pedine prive della solita clausola rescissoria. Tradotto in parole povere: il patron non può dare garanzie sulla permanenza di Mertens, Hysaj, Ghoulam, Albiol, Callejon, Zielinski, Rog e Maksimovic, oggi in prestito allo Spartak Mosca. Mica poco, a meno che l'eventuale gruzzolo non serva per regalare tanti top player a Sarri, sempre più vicino alla permanenza.