Giovedì 25 Aprile 2024

Milan, quasi fatta per Pasalic. Romagnoli blindato

Trattativa lampo con il Chelsea per il croato che arriva in prestito secco per un milione di euro. Venerdì le visite mediche. Il centrale è considerato incedibile anche dalla nuova proprietà

Mario Pasalic (laPresse)

Mario Pasalic (laPresse)

Milano, 24 Agosto 2016 – Dopo una trattativa lampo sviluppatasi di fatto nell'arco temporale di un solo pomeriggio il Milan è ad un passo da Mario Pasalic, centrocampista croato classe 1995 di proprietà del Chelsea. A quanto si apprende il giocatore sarà infatti già domani a Milano e venerdì sosterrà le visite mediche. La formula del trasferimento è quella del prestito secco con un costo vicino al milione di euro a carico del club di Via Aldo Rossi, circa un milione. Un trasferimento che grossomodo ricalca Van Ginkel, arrivato in rossonero nel 2014 proprio dal Chelsea e ritornato alla base londinese 12 mesi più tardi dopo aver disputato 17 e aver segnato un solo goal con la casacca del Milan. Vi sono però due incognite che rendono questo affare una vera e propria scommessa per i rossoneri: la prima è legata al fatto che il giocatore, nell'ultima stagione in prestito al Monaco, è fermo dal 14 Febbraio, mentre la seconda riguarda il posizionamento in campo di Pasalic che è un trequartista naturale e non un regista, ruolo su cui si erano concentrate le ricerche milaniste. Questa operazione rischia poi di trasformarsi in un'arma a doppio taglio per il Milan che, nel caso in cui riuscisse a rigenerare il ragazzo grazie ad un'annata positiva, rischierebbe comunque di perderlo senza alcun vantaggio. e questo ha fatto storcere il naso ad alcuni tifosi rossoneri che nel tardo pomeriggio sul web hanno espresso le loro perplessità in merito.

L'affare Pasalic risulta comunque totalmente slegato dalla trattativa che i Blues vorrebbero intavolare con il Milan per assicurarsi Alessio Romagnoli – difensore centrale pagato 25 milioni alla Roma soltanto un anno fa – anche perché la nuova proprietà cinese non sarebbe intenzionata a privarsi del ventunenne nativo di Anzio nemmeno di fronte ad una grossa offerta. In un sol colpo, a meno di sorprese, sfumano così le piste che portavano a Stambouli, Rincon e Badelj, mentre in uscita è sempre più probabile il prestito di Jose Mauri su cui è forte l'interesse di Empoli, Atalanta e Bologna.

Nel frattempo quest'oggi ha parlato ai microfoni di Milan TV Giacomo Bonaventura, uno tra i protagonisti del successo contro il Torino e che ha da poco compiuto 27 anni: “Vincere come domenica fa sempre bene quindi siamo contenti perché abbiamo fatto una buona partita. Dobbiamo comunque migliorare molto e crescere, però si è già visto il lavoro svolto in settimana fino ad ora e soprattutto si è vista una mentalità propositiva. Dobbiamo continuare a lavorare così, andando a Napoli convinti di poter fare risultato. Per quanto riguarda il mio ruolo mi sento un centrocampista offensivo e cerco sempre di mettermi a disposizione per aiutare la squadra. Ho giocato tante partite esterno nel 4-4-2, così come ne ho giocate diverse da interno di centrocampo, quindi per me non è assolutamente una cosa nuova. Il Mister ci ha dato un’impostazione di gioco propositiva e quindi cerco di fare del mio meglio per aiutare la squadra. Montella è un allenatore che fa giocare bene le sue squadre e questo è un po' anche il nostro obbiettivo: giocare bene e fare grandi prestazioni, perché poi il risultato è una conseguenza del gioco prodotto. Per il proseguo della stagione sono fiducioso perché la squadra ha dei valori importanti, sia tecnici che mentali. Allenatore staff tecnico sono di grande livello, quindi i presupposti ci sono, bisogna solo lavorare."

L'ex atalantino ha poi fatto anche un pensiero sulla Nazionale dove spera di ritagliarsi uno spazio: “Sento di poter dare tanto a questa Nazionale visto che sono nel pieno della mia maturità, cerco di fare del mio meglio con il Milan poi si vedrà. Ventura è venuto a Milanello l’altro giorno e ci ha spiegato il suo modo di intendere il calcio. Sono contento del suo arrivo in Nazionale perché penso possa essere un grandissimo valore aggiunto per l’Italia”.

La chiosa del giocatore nativo di San Severino Marche è per le popolazioni colpite dal sisma di questa notte tra cui ci sono anche cittadini marchigiani come lui: “Oggi sicuramente è una giornata triste perché è successa questa cosa che ha scosso moltissime persone. È un'esperienza bruttissima. Io ho vissuto personalmente il terremoto del '97 in Umbria e nelle Marche, quindi so bene quanto sia difficile la situazione. Ora bisogna fare il possibile per aiutare queste persone”.