Milan, i grandi del passato rossonero omaggiano Berlusconi. Nuovo stop per Antonelli

Nel corso di uno speciale di Tiki Taka i grandi giocatori del passato milanista hanno voluto omaggiare il presidente Silvio Berlusconi che oggi compie 80 anni. Intanto Antonelli nella seduta d'allenamento di ieri si è procurato una lesione al muscolo soleo che sarà rivalutata tra 10 giorni

Silvio Berlusconi (LaPresse)

Silvio Berlusconi (LaPresse)

Milano, 29 settembre 2016 – In casa Milan oggi è stato il giorno di Silvio Berlusconi che ha festeggiato l'ottantesimo compleanno con un pranzo a cui erano presenti alcuni dei suoi fedelissimi collaboratori che lo hanno accompagnato anche nella sua trentennale avventura rossonera come l'amministratore delegato milanista Adriano Galliani che probabilmente lascerà il club una volta sarà avvenuto il closing e il passaggio di proprietà ai cinesi di Sino-Europe Sports che proprio nel pomeriggio hanno diffuso una nota di auguri indirizzata al numero uno rossonero. Nel frattempo durante tutto l'arco della giornata si sono succeduti i vari attestati di stima e di auguri per il Cavaliere da parte di molte personalità della politica, del giornalismo e dello sport.

La trasmissione “Tiki Taka” ha addirittura dedicato uno speciale intitolato “Sul tetto del mondo” dedicato ai successi milanisti dell'era Berlusconi. Allo speciale hanno partecipato diverse bandiere del passato milanista che hanno omaggiato il patron milanista e ricordato alcuni aneddoti legati ai momenti più gloriosi della storia rossonera.

“Siamo stati fortunati ad avere in squadra grandi giocatori italiani che sapevano difendere bene – ha detto Marco Van Basten, che con il Milan, tra le altre cose, ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e ben 3 Pollini d'oro –, non erano erano solo gli olandesi a fare la differenza nel Milan. La differenza la fanno i giocatori, non il sistema. Un allenatore deve capire quanto sono bravi i giocatori per capire poi che modulo scegliere”.

Tra le figure più significative del passato recente milanista invece il più emozionato è apparso senza dubbio Ricardo Kakà che con Berlusconi ha sempre avuto un rapporto speciale: “I sette anni passati al Milan hanno significato tantissimo per la mia vita professionale e privata. Mi hanno reso quello che sono. Ho sempre cercato di trattare la gente e i tifosi del Milan con molto rispetto e con tantissimo amore. E credo che questo sia un sentimento reciproco. Quando penso a Silvio Berlusconipenso ad una persona vincente, un imprenditore e una persona con una storia e interessante. Il mio rapporto con lui era speciale e legato soprattutto al calcio, anche se lui parlava spesso di molte altre cose il nostro rapporto era legato al calcio. Vorrei dedicargli la finale di Champions ad Atene nel 2007 che è stato il momento più importante al Milan, dopo due anni dalla finale persa a Istanbul. E invece come gol gli dedico quello a Manchester nel 2007, in semifinale, uno dei miei gol preferiti: è stato come un ringraziamento dell’opportunità per aver giocato in una squadra come il Milan che era la sua squadra.”

A fargli eco lo storico compagno di reparto Andriy Shevchenko che con lui ha costruito gli ultimi successi più importanti del Milan e che come lui ha da sempre un grande legame con il patron milanista: “Il Milan in cui ho giocato era come una musica perfetta. Avevamo una grande voglia di stare assieme ed eravamo un gruppo davvero unito. Eravamo come una famiglia e questa è stata la nostra più grande vittoria. E' difficile spiegare tutto questo. Berlusconi son dalla prima volta che l'ho conosciuto mi ha dato l’impressione di una persona molto gentile, intelligente, allegra e solare e con molto carisma. E’ stato un personaggio molto importante nella mia vita, anche al di fuori del calcio perché mi è stato vicino quando mio padre stava male e mi ha sempre mostrato molto affetto. Purtroppo mio padre adesso non c'è più ma se ha vissuto altri 15 anni è stato solo grazie a Berlusconi”.

Non poteva mancare poi un pensiero di Paolo Maldini che potrebbe ricoprire un ruolo dirigenziale proprio nel Milan del dopo-Berlusconi: “ La prima volta che lo vidì arrivò nella sala pranzo e ci fece il discorso dove ci disse che voleva che la nostra diventasse la squadra più forte al mondo. Sinceramente alcuni si misero a ridere ma quello era solo l’inizio di un’epoca incredibile guidata da Silvio Berlusconi. Con lui ho sempre avuto un rapporto particolare perché ho più o meno la stessa età di suo figlio Piersilvio con cui mi frequentavo, e quindi andavo spesso ad Arcore anche quando non c’era. Mi ha sempre trattato come un figlio e questo non lo dimentico. Ha sempre sognato di di vedermi giocare nel ruolo di attaccante, e ogni tanto lo suggeriva anche agli allenatori perché diceva sempre che io avevo le caratteristiche per fare il centravanti. Berlusconi ha avuto un rapporto bellissimo anche con mio padre ha e l’ha sempre voluto accanto a sé ritenedoloo un consigliere importante, anche perché lui era tifoso del Milan quando mio papà giocava nei rossoneri”.

A tenere banco in casa Milan però oggi non c'è stato soltanto il compleanno di Silvio Berlusconi ma anche la preparazione della gara col Sassuolo prevista per domenica alle 18.00 e Montella deve già fare i conti con qualche grana in difesa perché Luca Antonelli, appena rientrato dopo una botta alla testa rimediata contro l'Udinese e vicino ad un posto da titolare domenica prossima, si è infortunato di nuovo nell'allenamento di ieri in cui ha riportato una lesione al soleo della gamba destra che sarà rivalutata tra 10 giorni. Antonelli si aggiunge quindi nuovamente alla lista degli infortunati di cui fanno parte Zapata, Mati Fernandez e Adrea Bertolacci.