Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, Fassone replica a Pallotta: "Siamo pronti a un confronto tra i nostri bilanci"

L'amministratore delegato rossonero ha replicato alle dichiarazioni del patron della Roma Pallotta che aveva accusato il Milan di aver fatto spese folli presumibilmente senza coperture

Marco Fassone (LaPresse)

Marco Fassone (LaPresse)

Milano, 27 luglio 2017 – Non si è fatta attendere la dura replica del Milan alle parole del patron della Roma James Pallotta che questa mattina ad una radio americana aveva dichiarato: “Non ho idea di cosa stiano facendo. Si sono fatti prestare soldi ad un interesse molto alto per acquisire il club e adesso stanno comprando tantissimi giocatori. Sostengono che stanno facendo tutto questo per qualificarsi in Champions ma non penso che sarà sufficiente e ne pagheranno le conseguenze. Sono gli unici in Serie A che hanno perso la testa sul mercato”.

L’amministratore delegato milanista Marco Fassone ha infatti risposto attraverso una video-dichiarazione pubblicata sul profilo Facebook ufficiale del club rossonero dicendosi pronto ad un confronto dei bilanci tra le due società: “Quando questa mattina ho letto le dichiarazioni di Pallotta sono rimasto a dir poco sbalordito. E’ inusuale che un club in Italia attacchi in modo così diretto una concorrente e devo dire poi che in questo attacco c’erano notevoli imprecisioni. Tutti sanno che le operazioni di una certa portata vengono fatte con la leva finanziaria e poi bisogna precisare che le cifre menzionate da Pallotta non sono corrette: la parte relativa al fondo a cui fa riferimento Pallotta è di 180 milioni a fronte di un valore del club che si attesta attorno ai 740 milioni. Non so a cosa si riferisce quando dice che pagheremo le conseguenze. E’ noto a chiunque che è stato emesso un bond di 50 milioni destinato a finanziare il mercato. E siamo ampiamente al di sotto della soglia dello stesso. Ci sono dei piani pluriennali che peraltro abbiamo presentato alla UEFA e ad un CDA con personaggi di garanzia e qualità. Non so inoltre come si possa pensare che il nostro monte stipendi possa diventare pari ai nostri ricavi. Il nostro piano prevede che gli stipendi siano pari al massimo al 60% dei nostri ricavi. Quest’anno è così anche perché siamo partiti da una soglia molto bassa e competitiva. Il livello di indebitamento del club è pari a 120 milioni ed è straordinariamente migliore percentualmente di quello della Roma che essendi quotata in borsa ha un bilancio pubblico e verificabile da tutti. Nonostante questo non mi permetto di giudicare gli altri. Mi preoccupa – ha chiosato Fassone – quando ci accusa di aver perso la testa. Noi manager cerchiamo di essere razionali e ogni investimento che viene fatto è calcolato e basato sul fatto che si pensa di ripianarlo con i ricavi aggiuntivi che l’investimento stesso prevede. Pregherei Pallotta di tenere conto del fatto che i giocatori acquistati patrimonializzano la società e le danno un plusvalore. Quando si acquista o si vende una società si valutano gli asset che ha e nel caso di una società di calcio gli asset principali sono proprio i calciatori. Abbiamo preso giocatori giovani e di grande potenziale che pensiamo ci possano dare risultati sul campo nel breve termine e finanziari nel medio-lungo termine. Quando Pallotta vorrà sono a sua disposizione per confrontare anche i nostri bilanci. Se dovrò imparare qualcosa lo farò con piacere ma le critiche fatte in un certo modo mi danno immenso fastidio”. MATTEO AIROLDI