Lazio, Strakosha: "Che emozione il rigore parato a Dybala"

Il portiere albanese con il rigore parato nei minuti di recupero, ha regalato una storica vittoria ai biancocelesti: " “Parare il rigore negli ultimi secondi della partita è stata una cosa fantastica, ancor di più perché abbiamo vinto in rimonta"

Thomas Strakosha

Thomas Strakosha

ROMA, 16 ottobre 2017 – Insieme ad Immobile è stato il protagonista della vittoria storica all'Allianz Stadium della Lazio ai danni della Juventus. Thomas Strakosha si è definitivamente preso in mano la squadra biancoceleste, e ha convinto anche i più scettici sul suo conto. Classe 1995, e un futuro già scritto, nonostante la non positiva parentesi alla Salernitana di due anni fa: "Non posso spiegare le emozioni che ho vissuto dopo la partita”, ha dichiarato l'estremo difensore ai microfoni dell'emittente supersport. “Parare il rigore negli ultimi secondi della partita è stata una cosa fantastica, ancor di più perché abbiamo vinto in rimonta. Da chi sono arrivati i primi complimenti? Dalla mia famiglia. Mio padre me lo ha sempre detto di aspettare prima di buttarmi per parare un rigore. Una volta che l'ho ascoltato, ho fatto bene perché non ho dato punti di riferimento a Dybala garantendo la vittoria alla squadra. Siamo un grande gruppo e possiamo fare grandi cose. Per quanto mi riguarda, mi aspetto di crescere ancora di più. Io come possibile successore di Buffon alla Juventus? Non ne so nulla di un eventuale interesse del club bianconero. Sono molto felice alla Lazio. Ho la fiducia del mister e di tutto il club. Voglio restare qui a lungo".   INZAGHI – Un grande gruppo, guidato e plasmato da un condottiero come Simone Inzaghi. La Lazio adesso è una realtà visibile a tutti grazie anche al suo lavoro. E proprio il tecnico piacentino ha rilasciato una lunga intervista al sito della Uefa: “La lazialità è un senso di appartenenza molto forte. Io sono arrivato qui che ero ragazzo, nel 1999, avevo appena compiuto 23 anni e adesso sono 19 anni che sono qui e sono laziale a tutti gli effetti. Ho due figli nati a Roma, tutti e due laziali, ed è qualcosa che ho dentro e cerco di trasmettere ai miei giocatori. Poi abbiamo la fortuna di vivere qui a Roma, abitando in centro io vivo la città: so che ci sono tanti laziali che ci vogliono bene e hanno tantissima lazialità e tutte le volte mi dicono di ricordarlo ai ragazzi. Ma penso che non ce ne sia bisogno perché tutti hanno grande senso di appartenenza”. Poi sulla sua squadra: “Alla fine della partita, indipendentemente dal risultato, le mie squadre devono aver tirato fuori tutto quello che avevano, il 100%. Visto anche gli avversari che andiamo a incontrare, di altissimo livello e con rose molto più lunghe delle nostre, per noi è troppo importante cercare di mettere in campo tante altre cose. Pretendo e voglio che ogni mio giocatore dia il 100% in campo, ma penso che con questo tutte le partite per gli avversari che andremo a incontrare saranno difficili. Deve essere sempre un problema affrontare la Lazio, vogliamo far bene in tutte le partite. In questi due anni e mezzo i ragazzi sono stati meravigliosi con me, ho trovato grandissima disponibilità da parte loro sempre”. Infine sugli obiettivi in Europa: “L’avevo detto il giorno del sorteggio, che avevamo preso un girone difficile. Adesso siamo partiti con due vittorie e siamo moto contenti, secondo me sono state due partite non semplici anche se magari dal risultato non sembrerebbe.Con il Vitesse abbiamo sofferto tanto, su un campo caldo, e con avversari molto bravi. La seconda partita, contro lo Zulte, è stata particolare perché avevamo lo stadio a porte chiuse. Dopo l’1-0 non siamo riusciti a fare il secondo e abbiamo sofferto un po’ nella ripresa, ma penso che volevamo partire con il piede giusto in Europa League e con queste due vittorie lo abbiamo fatto. Nizza? Diciamo che, avendo ottenuto due vittorie sia noi sia il Nizza, siamo partiti con il piede giusto, però penso che mancano ancora quattro partite, dodici punti: sarà tutto ancora da giocare. Normale che facendo due buone partite contro il Nizza, tutto diventerebbe più semplice, però sappiamo che loro sono una squadra forte, che doveva partecipare alla UEFA Champions League, organizzata e con ottimi elementi, tra i quali Mario Balotelli, Dante, Plea. Ha tanti giocatori di qualità e dovremo essere bravi ad affrontare nel migliore dei modi questo doppio confronto. L’Europa League è una competizione molto dispendiosa, quest’anno per noi sarà tutto più difficile perché la scorsa stagione avevamo solo una partita a settimana e la preparavamo nel migliore dei modi. Ora con l'Europa League è tutto più difficile, però l’abbiamo voluta con tutte le nostre forze e dunque faremo il massimo per onorarla nel migliore dei modi. Adesso abbiamo l’obiettivo di passare il primo turno, siamo a buon punto ma sappiamo di avere ancora quattro partite molto difficili da affrontare”.