ROMA, 18 dicembre 2017 – La Lazio pareggia a Bergamo nel fortino dell'Atalanta, recuperando prima un doppio svantaggio, poi la rete del momentaneo 3-2 di Ilicic. Una prova di forza e di carattere, in una partita al cardiopalma, dove a vincere è stato sicuramente lo spettacolo. In molti hanno esaltato la prova dei biancocelesti, bravi a reagire e a non mollare nei momenti di difficoltà della gara, ma tra i protagonisti, sono in molti a non essere soddisfatti del risultato. I primi venti minuti di gioco infatti, la Lazio è apparsa solo lontana parente di quella bella e spumeggiante di inizio stagione. “Bella Lazio, ma i primi venti minuti non era la mia Lazio. Siamo dispiaciuti per aver regalato la prima parte di gara, non dobbiamo entrare impauriti. Abbiamo la qualità per affrontare chiunque e dobbiamo dimostrarlo in ogni partita”, ha dichiarato il portiere albanese Thomas Strakosha al termine della sfida. Una partita che, se non fosse stato per il suo miracolo su Cristante sul risultato di 2-0, e su Gomez dopo un'ingenuità di Wallace nel secondo tempo, avrebbe potuto sicuramente prendere una piega diversa. “Va dato merito all’Atalanta, una squadra molto forte che non ci ha fatto giocare. Abbiamo preso campo e li abbiamo messi in difficoltà. Il punto è meritato anche se volevamo la vittoria. E’ difficile batterci, ma ultimamente stiamo subendo troppi gol. Non dobbiamo mai mollare e perdere la testa”.
Cali di concentrazione, approcci troppo morbidi in campi dove sbagliare non è permesso. Non è la prima volta che accade questo nelle ultime partite, come sottolinea lo stesso Strakosha: “Anche contro il Torino abbiamo sbagliato approccio, dovevamo almeno tenere un punto. Siamo comunque sereni, lavoriamo bene. Il campionato quest’anno è più difficile: tutti ci conoscono e danno il massimo contro di noi. Le prossime partite daremo il meglio e riusciremo a tirarci fuori”. Le ambizioni e le speranze della Lazio in ogni caso, rimangono alte. I biancocelesti sognano la Champions, obiettivo dichiarato dopo una partenza di stagione da grande squadra: “ La Champions? Non è difficile, sognare non costa nulla. Dobbiamo migliorare per poter raggiungere i posti più alti. Sono qui da quando ho 16 anni: sono fiero e orgoglioso di indossare questa maglia, la Lazio è casa mia”. Chiosa finale sull'ex compagno, nonché compagno di Nazionale Etrit Berisha, al quale un giorno Strakosha spera di togliere il posto da titolare: “Berisha? Non penso a questi duelli. Mi dispiace solo non aver vinto. Voglio migliorare, non penso agli altri”.
VALERIO DE BENEDETTI
CalcioLazio, Strakosha: "Champions? La sogniamo"