Mercoledì 24 Aprile 2024

Lazio, Cataldi: impossibile sostituire Biglia, farò del mio meglio

Il centrocampista biancoceleste ha parlato ai microfoni della società, prima di partecipare ad una serata di beneficenza insieme ad alcuni compagni

Danilo Cataldi

Danilo Cataldi

ROMA, 29 settembre 2016 – Serata di solidarietà quella andata in scena ieri al villaggio So.Spe, sito nella Capitale in via de Iacovacci 21. Davanti alla presenza di Suor Paola, padrona di casa, alcuni giocatori della Lazio e non solo, hanno svestito i panni di calciatori per indossare quelli da camerieri. All’evento erano presenti Cataldi, Parolo, Prce e Strakosha. Ma non solo. Tra i tavoli a servire anche Manzini e l’ex allenatore biancoceleste Delio Rossi, che ci teneva molto ad esserci. Tutti si sono dilettati in questa simpatica iniziativa, organizzata per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto di Amatrice. Una terra alla quale il presidente della Lazio Claudio Lotito è molto legato e di cui è originario. Anch’esso infatti ha partecipato all’evento, passando la serata al fianco di Suor Paola. Tanta gente laziale è accorsa per dare il proprio contributo. Un antipasto sostanzioso, una lasagna e poi un piatto di mezze maniche all’amatriciana, piatto protagonista della serata. Al termine della cena sono state anche vendute all’asta le maglie dei giocatori presenti. "Mi dispiace per quello che è successo e stasera vogliamo dare un aiuto importante. Tra l’altro si respira tanta lazialità che non fa mai male. Oggi si è faticato, ma l’ho fatto con piacere”, ha dichiarato Danilo Cataldi ai cronisti presenti. Foto di rito e poi serata che è volta al termine intorno alle ore 22, con il giovane centrocampista biancoceleste e Marco Parolo che emozionati hanno cantato in chiusura anche l’inno della Lazio. CATALDI – Lo stesso Danilo Cataldi era intervenuto poco prima ai microfoni del canale ufficiale dei biancocelesti. Tanti i temi affrontati, tra cui anche il suo nuovo ruolo. L’infortunio di Biglia gli permetterà di giocare con continuità, anche se in una posizione non sua. "L'idea di calcio del mister è quella di giocare. Bisogna andare oltre al modulo, sento spesso parlare di questo. Alla fine non conta il modulo ma quanto il compagno si sacrifica per l'altro, conta quanto corri in più degli altri. Il ruolo poi viene da sè. E' una questione di capire in maniera intelligente quello che ognuno deve fare, alla fine si lavora di squadra ma le teste dei calciatori sono singole. Ognuno deve essere concentrato. La cosa più difficile quando si è in campo è pensare a quello che si deve fare". Poi su Inzaghi. "Il mister non bada all'immagine, è uno che si fa sentire, che non si ritrae da quello che prova in quel determinato momento. E' molto diretto e se si sente di dire qualcosa la dice, senza nessun problema. In una o due giornata se avessimo avuto un pizzico in più di attenzione, avremmo qualche punticino in più. Il passato però è andato". Infine sul ruolo. "Questo compito mi responsabilizza. Come ho già detto, avere un sostituto di Biglia non vuol dire giocare come Biglia. E' un giocatore difficile da sostituire, quasi impossibile. Sappiamo tutti quanto vale e quanto è importante. Io cerco di fare del mio meglio per me e per la squadra. E' un ruolo molto particolare, non puoi imparare tutto in una partita. Servono tanti piccoli particolari da imparare, che dalla televisione non si vedono e in campo fanno la differenza. Se sarò chiamato in causa farò del mio meglio".