Londra, 9 dicembre 2017 - Gianfranco Zola oltre ad essere un mito in Italia, lo è nel Regno Unito. Il Magic Box sardo è così ammirato dai suoi fan, che uno dei più promettenti rocker inglesi della nuova generazione, King Krule, supporter del Chelsea lo ha messo su un suo disco.
King Krule non è un artista a caso, la stampa specializzata del suo Paese lo chiama il Chet Baker dei giorni moderni per le contaminazioni jazz dei suoi lavori. Zola è citato nel brano che si chiama Biscuit town. E' vero che la canzone non parla di calcio, ma nelle prime strofe si sentono nome e cognome del campione di Oliena: "still had dreams of being Gianfranco Zola", cioè: "ancora sognavo di essere Gianfranco Zola".
A conti fatti si può anche comprendere che Archy Ivan Marshall, King Krule, nato nel 1994 e cresciuto a Londra all'età giusta per esssere uno dei ragazzini esaltati tra il 1996 e il 2003 dall'attaccante italiano del Chelsea. Forse il numero col tacco in Coppa d'Inghilterra contro il Norwich ha acceso la passione di King Krule. Era il 2002, e il cantante aveva sei anni: l'età giusta per apprezzare e non dimenticare mai più certi miracoli del calcio.
Zola ha lasciato più di un buon ricordo in Inghilterra, incidendo sull'immaginario calcistico e in qualche modo anche sociale del Regno Unito, e ricevendo l'onorificenza di ufficiale dell'ordine dell'impero britannico nel 2004. Un riconoscimento che premia il giocatore e l'uomo, per il suo comportamento fuori dal campo.
Nato nella Corrasi di Oliena, Zola è cresciuto nella Nuorese e poi è stato valorizzato dalla Torres. Il passaggio al Napoli, a fianco di Maradona, lo ha fatto conoscere anche nel massimo campionato italiano. Poi la fama, anche grazie alle coppe e all'ulteriore consacrazione con la maglia del Parma, è diventata internazionale. Tanto da convincere l'allora emergente e ricco Chelsea a portarlo in Premier League. Con i blues è diventato la Magic box, la scatola magica.
IL GOL DI ZOLA IN COPPA D'INGHILTERRA CONTRO IL NORWICH