Axel Witsel
Torino, 28 settembre 2016 - In una Juventus che sta viaggiando a vele spiegate sia in campionato che in Champions League, almeno dal punto di vista dei risultati, c'è tuttavia qualcosa che non convince a pieno. Se quanto dice Allegri è vero ("non si può sempre giocare bene e vincere facilmente"), è altrettanto vero che la squadra bianconera, vuoi per la condizione fisica, vuoi per equilibri tattici ancora da trovare, fatica ad avere continuità sia nell'arco di più gare che nei novanta minuti. Le lacune maggiori, come si pensava alla vigilia della nuova stagione, stanno venendo fuori a centrocampo. Pjanic, nonostante i due gol e gli assist già serviti, è ancora alla ricerca della posizione in campo più congeniale. Khedira, dopo aver iniziato alla grande, ultimamente sembra in calo, mentre il ruolo di regista deve trovare un padrone.
ASPETTANDO MARCHISIO - Come playmaker si stanno alternando Lemina ed Hernanes, due interpreti con caratteristiche diverse. Il brasiliano è quello che più ha convinto tecnicamente parlando, pur essendo titolare solo contro Cagliari e Dinamo Zagabria. Il gabonese ha messo in campo praticità e dinamismo, senza però dare fluidità alla manovra: per questo l'ex Marsiglia sembra più adatto a giocare come mezz'ala, viste le capacità di inserimento senza palla. Per sopperire alle difficoltà palesate in mediana (non ultimo l'infortunio occorso ad Asamoah), Allegri aspetta con ansia il ritorno in campo di Marchisio, che dovrebbe avvenire fra circa un mese. Il tecnico livornese affiderà al "Principino" le chiavi della squadra, come successo dopo l'addio di Pirlo.
RINFORZO A GENNAIO - Il recupero di Marchisio però non può bastare alla Vecchia Signora. A gennaio, infatti, Lemina ed Asamoah partiranno per la Coppa d'Africa, lasciando un vuoto non indifferente nella rosa dei campioni d'Italia. Allegri ha già dichiarato che Dani Alves, Alex Sandro e Cuadrado possono agire da interni di centrocampo, ma viste le doti dei tre nel correre ed attaccare sulla fascia, parrebbe uno spreco spostarli di posizione. Quello più adatto è sicuramente l'ex Barcellona, che già di per sé tende spesso ad accentrarsi. L'idea in società è quella di rinforzare la squadra nel mercato di riparazione, regalando al proprio allenatore un vecchio pallino, che in estate sembrava ormai destinato a trasferirsi a Torino: Axel Witsel.
Il belga potrebbe rappresentare la soluzione ideale ai problemi della Juventus. L'affare è possibile, soprattutto perché a giugno il calciatore potrà liberarsi a parametro zero dallo Zenit San Pietroburgo. I russi non intendono perderlo gratis e così sono pronti ad ascoltare l'eventuale offerta per gennaio da parte della Vecchia Signora, che punta forte sulla volontà dell'ex Benfica, accusato di non dare il 100% con la maglia del suo attuale club. "Qualcuno ha detto che gioco male perché penso alla Juve. Si tratta di stupidaggini colossali e basta - sottolinea il classe '89 -. Addirittura qualcuno ha detto che sono il più bravo ad organizzare un viaggio per Torino. Voglio rassicurare tutti che non è così. Quando scendo in campo penso solo allo Zenit".