Marko Pjaca
Torino, 29 settembre 2016 - La Juventus ha ripreso oggi gli allenamenti in vista dell'impegno di domenica ad Empoli. Tutti regolarmente agli ordini di Massimiliano Allegri, tranne gli infortunati, con Miralem Pjanic che sarà disponibile contro i toscani. Chi scalpita per avere un minutaggio più elevato è Marko Pjaca, che finora ha sempre avuto a disposizione solo scampoli di partita per mettere in mostra il proprio talento. I lampi di classe e la fiducia espressa più volte dal proprio allenatore fanno intuire come il croato possa diventare un giocatore importante per la Vecchia Signora, ma che ci voglia del tempo per inquadrarlo ancora tatticamente. Un periodo che deve servire all'ex Dinamo Zagabria per calarsi sempre di più nella nuova realtà.
SOGNI - Quella di Torino è la prima esperienza fuori da casa per Pjaca ed è normale che lo si debba aspettare. L'ambiente bianconero non ha fretta, anche perché l'età è tutta dalla parte dell'attaccante. Ma nonostante gli appena 21 anni, il calciatore ha già le idee chiare su quali siano i suoi obiettivi. "Sogno di vincere lo Scudetto e di fare il massimo in Champions League. La Serie A? E' un campionato tutt'altro che semplice - sottolinea il classe '95 -. Devi essere sempre al top, dare il cento per cento: noi abbiamo l'obbligo di continuare al vincere". Una mentalità questa che contraddistingue lo stile Juventus e qualsiasi giocatore che indossi la casacca bianconera.
RITORNO A CASA - A proposito di successi, fondamentale e convincente quello conquistato dai ragazzi di Allegri a Zagabria. Un'occasione per Pjaca per salutare la società e il pubblico, che lo ha accolto con un lungo applauso, che sono stati la sua famiglia per sette anni fra giovanili e prima squadra. "É sempre emozionante tornare a casa, è stato un grande momento per me. Stiamo crescendo, contro la Dinamo abbiamo giocato bene - il pensiero del croato -. Una grande vittoria, adesso dobbiamo continuare così".
Continuare così a livello di risultati, ma di certo il ventunenne attende il suo momento per partire finalmente titolare, magari al fianco di Dybala e una punta centrale, come successo martedì per pochi minuti. Ne verrebbe fuori una Juventus estremamente fantasiosa e imprevedibile: un esperimento che stuzzica non poco Allegri.