Juventus, dopo il Barcellona via al tour de force. Ecco le 3 partite decisive

Dopo l'impegno con il Crotone, i bianconeri dovranno affrontare in otto giorni Napoli, Olympiacos e Inter. Sfide fondamentali per testare la reale forza del gruppo di Allegri

Paulo Dybala

Paulo Dybala

Torino, 23 novembre 2017 - La Juventus, scongiuri a parte, è a un passo dalla qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Nonostante che contro il Barcellona non sia arrivata quella vittoria che avrebbe garantito la certezza matematica, sui bianconeri dovrebbe abbattersi un vero e proprio cataclisma per estrometterli dalla competizione. Eppure i campioni d'Italia sono costretti ad andare al Pireo con la giusta concentrazione, onde complicarsi la vita e dover attendere buone notizie dal Camp Nou, dove lo Sporting Lisbona è chiamato assolutamente a fare bottino pieno se vuole sperare di passare il turno. Questo proprio grazie al punto conquistato ieri sera da Buffon e compagni.

Che Allegri avesse fatto due conti prima della gara con il Barca? Probabile, anche perché la Vecchia Signora è apparsa più attenta a non subire che ad attaccare. Il meccanismo difensivo per una volta in stagione ha funzionato, trascinato soprattutto da un Benatia migliore in campo dei suoi, e facilitato da un atteggiamento quasi remissivo dei catalani. La scelta di Valverde di escludere Messi dall'inizio ha fatto subito capire quali erano le intenzioni dei blaugrana, giunti a Torino con l'obiettivo di strappare un pareggio utile per ufficializzare il primo posto nel girone, magari risparmiando energie in vista del big match in Liga con il Valencia.

Madama si è adeguata ai ritmi blandi della gara, senza mostrare coraggio e precisione per far male al Barcellona, che tuttavia ha rischiato la beffa al 91', quando è servito un grande intervento di Ter Stegen su Dybala per evitare l'1 a 0. L'argentino non ha incantato come successo nella passata stagione nell'andata dei quarti di finale, ma è stato fra i pochi ad accendere la luce in casa bianconera. La Joya è sembrata trovarsi a suo agio nel 3-4-2-1 disegnato da Allegri. Un modulo che potrebbe rappresentare un'alternativa importante per il futuro, anche se in avanti la Vecchia Signora ha faticato molto più del solito. Non solo a causa dell'assetto tattico o dell'atteggiamento, ma merito anche del Barca, che in questa Champions ha subito appena una rete.

Vedremo se domenica sera contro il Crotone, Allegri cavalcherà l'onda del 3-4-2-1 oppure tornerà all'ormai classico 4-2-3-1. Fatto sta che la Juve è ancora in cerca di una sua vera identità, o meglio di un maggior equilibrio fra fase difensiva e offensiva. Fra poco più di una settimana per Madama inizierà un tour de force mica male: Napoli, Olympiacos e Inter nel giro di otto giorni. Sfide in cui i bianconeri dovranno gettare la maschera e far vedere il lato migliore possibile in questo momento. Non saremo a marzo, ma saranno test fondamentali per misurare la forza della squadra di Allegri.