Martedì 23 Aprile 2024

Juventus, adesso 6 il miglior attacco

Con le sei reti rifilate ai friulani, la Vecchia Signora sale a quota 27 centri in campionato, uno in più del Napoli. Segno di come stia cambiando la filosofia in casa dei campioni d'Italia

Khedira e Rugani, grandi protagonisti della robante vittoria sull'Udinese

Khedira e Rugani, grandi protagonisti della robante vittoria sull'Udinese

Torino, 23 ottobre 2017 - Il viaggio verso la Juventus 4.0 è partito, ormai non vi sono più dubbi. Più che negli uomini, o meglio grazie agli uomini, la Vecchia Signora sta cambiando nella propria filosofia, quella che le ha portato in dote sei Scudetti di fila. Il caro e vecchio motto "si vince prendendo un gol in meno dell'avversario" sta lasciando spazio al sicuramente più intrigante "si vince segnando un gol in più degli avversari". Con le sei reti rifilate alla malcapitata Udinese, i bianconeri sono saliti a quota 27 centri, dieci in più rispetto a un anno fa. Il dato fa più impressione se si pensa che Madama non andava a segno così tanto dalla stagione 59/60, una vita fa insomma.

Allegri adesso ha il miglior attacco, che fa da contraltare a una difesa che continua a non convincere. Da bollino rosso il gol letteralmente regalato a Perica dopo appena sette minuti, figlio della banale palla persa da Rugani e della scarsa aggressività di Chiellini nell'affrontare l'attaccante croato. La Juve ha poi concesso in chiusura di prima frazione almeno altre tre chiare chance agli uomini di Del Neri, sulle quali ci ha messo ogni volta una pezza Buffon. Impossibile invece attribuire troppe colpe al reparto arretrato sulla rete del momentaneo 2 a 2 di Danilo, viziata da una posizione di fuorigioco (non rilevata dal Var) del giocatore dell'Udinese.

L'espulsione di Mandzukic ha sicuramente inciso, visto che i campioni d'Italia hanno dovuto reggere l'inferiorità numerica per quasi 70 minuti, ma certe amnesie difensive restano imperdonabili, a meno che la squadra poi non vada a segno per quattro volte in meno di un tempo come successo ieri. Dopo l'errore commesso sull'1 a 0 per i padroni di casa, Rugani si è elevato a uomo decisivo non tanto nella propria area, quando in quella friulana. Prima il gol del 2 a 3, poi l'assist per il 2 a 4 di Khedira. Il centrale ex Empoli ci ha messo testa (in tutti i sensi), cuore e grinta, quella che Allegri gli va chiedendo dal suo ritorno all'ombra della Mole.

Rugani ha reagito nel migliore dei modi alle panchine e alla tribuna di Champions, dimostrando carattere. Carattere che di certo non manca a Khedira, autentico mattatore di ieri con una tripletta da urlo. Il tedesco si è caricato sulle spalle Madama nei momenti più complicati dell'incontro, azzannando ogni palla che gli capitasse nei paraggi. Le sue tre reti sono un mix di classe e forza, qualità che dà sempre contraddistinguono la Vecchia Signora e che Allegri non vuol di certo smarrire durante il tragitto verso la Juventus 4.0.