Juventus, Allegri: "Noi favoriti se ci rimettiamo con le orecchie basse"

Il tecnico bianconero parla alla vigilia della sfida con il Cagliari: "Quello che è fatto rimane, ma se domani non vinciamo ritorna tutto in discussione"

Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri

Torino, 18 agosto 2017 - Ci siamo ormai. La Serie A 2017/18 prenderà il via nella giornata di domani. Ad aprire le danze sarà la Juventus, che all'Allianz Stadium ospiterà alle ore 18 il Cagliari. "Abbiamo una partita, che è la prima di campionato, dove dobbiamo portare a casa i tre punti - le parole dalla sala stampa di Vinovo di Massimiliano Allegri - Bisogna cercare di iniziare bene anche perché quest'anno abbiamo un finale molto difficile: nelle ultime sei partite ci sono tre scontri diretti. Quindi domani bisogna partire nel migliore dei modi anche perché bisogna ritrovare anche un po' più di fiducia che la sfida contro la Lazio ci ha tolto, quando nessuno si aspettava che potessimo perdere, invece abbiamo perso".

Il tecnico bianconero dedica particolare attenzione al tema dell'umiltà, quella che forse è mancata domenica scorsa all'Olimpico e che invece dovrà contraddistinguere i suoi durante il corso dell'annata. "E' un messaggio che do a tutti, a cominciare da me stesso e all'ambiente - sottolinea Allegri - Per rimanere a certi livelli, ai livelli delle grandi squadre d'Europa, la normalità deve essere quella di fare delle grandi stagioni, indipendentemente che tu vada in finale di Champions o che tu vinca il campionato, ma l'equilibrio mentale è fondamentale. Quello che è fatto rimane, ma se domani non battiamo il Cagliari ritorna tutto in discussione, dall'esterno, dai media".

Allegri vede una Juventus ancora in pole per la lotta al tricolore? "La Juventus è favorita se tutti ci rimettiamo con le orecchie basse e lavoriamo, pensando di essere al al pari degli altri. Allora in quel caso diventiamo favoriti - il pensiero dell'allenatore della Vecchia Signora - Non lo siamo se affrontiamo la stagione con presunzione e partendo dal fatto vinciamo di sicuro, perché di sicuro non c'è niente. Quest'anno, rispetto all'anno scorso, sarà un campionao molto più equilibrato, dove forse la media Scudetto si abbasserà un pochino perchè ci sono squadre che si sono attrezzate per vincerlo, quindi saremo in cinque o sei a lottare per la vetta".

Un tema ancora caldo è il mercato, che di fatto condizionerà e non poco le prime due giornate di campionato. "Per quanto riguarda il mercato non ci sono contraddizioni con la società però numericamente, come la dirigenza ha spiegato, a metà campo abbiamo bisogno di un giocatore in più. Matuidi non è ancora un giocatore della Juventus, quindi al momento io parlo solo dei giocatori della Juventus e della partita di domani - continua Allegri - Al mercato ci pensa il club. Se ho parlato con Sokratis Papastathopoulos? Non è assolutamente vero, impossibile. Sono contrario al fatto che il mercato venga chiuso il 31 agosto. Hai dentro la squadra giocatori che qualcuno ha nella testa di andare via, qualcun altro vuol rimanere".