Italia-Svezia, formazioni del ritorno. I cambi di Ventura

De Rossi sulla graticola, Jorginho la carta a sorpresa Italia-Svezia, ritorno. Gli azzurri si qualificano se... Italia-Svezia, orari e dove vederla in tv

Il ct dell'Italia Gian Piero Ventura (LaPresse)

Il ct dell'Italia Gian Piero Ventura (LaPresse)

Milano, 12 novembre 2017 – Ultimo treno per la Russia. Dopo il ko a Solna, l'Italia si gioca l'ultimissima chance per accedere ai Mondiali 2018. Lunedì sera la Svezia approda a San Siro per il ritorno dei playoff, forte della vittoria in casa a porta inviolata. Alto il rischio di non qualificarsi per gli azzurri, com'è successo una volta sola nella storia (era il 1958): non basta vincere, è necessario farlo con due gol di scarto (in caso di risultato uguale all'andata, si andrebbe ai supplementari). Mentre già infuriano le polemiche, Ventura medita sulla squadra da mettere in campo a Milano, convinto che la sconfitta di venerdì sia "immeritata", ma anche costretto a cambiare qualcosa per tentare il tutto per tutto. Ecco chi, con tutta probabilità, sarà chiamato a salvarlo dal baratro calcistico.  

Capello: "Io ct della Nazionale? No, è Ancelotti l'uomo giusto" - di ITALO CUCCI

Italia-Svezia, ritorno. Gli azzurri si qualificano se...

Italia-Svezia, le probabili formazioni

Italia (3-4-3): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Zappacosta, Jorginho (Parolo), Gagliardini, Darmian; Candreva, Immobile, Insigne.

Svezia(4-4-2): Olsen; Lustig, Granqvist, Lindelof, Augustinsson; Larsson, Ekdal, Johansson, Forsberg; Berg, Toivonen.

Italia-Svezia, orari e dove vederla in tv

De Rossi sulla graticola, Jorginho la carta a sorpresa - di PAOLO FRANCI

Evitare l’Apocalisse. Rialzarsi subito. Giocare con «ferocia». Non c’è tempo per piangersi addosso, perchè il Mondiale è ancora lì, a portata di mano. Anche se l’immagine è sfregiata dalla pessima prova di venerdì notte. I sintomi del riscatto passano per la rabbia e i lampi feroci negli occhi degli azzurri. Lampi che hanno squarciato una notte infinita. «Sembrava non passare mai» ha confessato uno dei ragazzi di Ventura, vissuta tra una cena tutti insieme mai così lunga, e la difficoltà nel prendere sonno. Difficile non guardare il soffitto ad occhi aperti rivivendo ogni attimo dell’incubo di Solna per molti della spedizione italiana.

Tutti concordi però, nel non piangersi addosso pensando all’arbitro e ai gomiti degli svedesi, anche se Gigi Buffon, nella notte a Radio Rai, aveva ricordato come Pazzini nell’aprile del 2009 fu cacciato con il rosso diretto a tre minuti dal fischio d’inizio durante Italia-Irlanda dopo una gomitata (saltando di testa) a O’Shea. Ci saraà maggior attenzione, come minimo, ha sottolineato Buffon e, per il resto, «spalle dritte e ferocia» è stato il grido di battaglia di Gigi. Giocatori, allenatore e ambiente azzurro ‘chiamano’ San Siro. «Vogliamo una bolgia» è la sintesi di una richiesta che si specchia nei 72mila del tutto esaurito.

I CAMBI DI VENTURA - Sì, ma come ci si rialza sul campo? Ieri il ct ha stimolato Insigne, lo ha fatto giocare nelle prove tattiche alto vicino a Immobile. Potrebbe essere il sintomo di un 3-4-3 che potrebbe starci eccome. Se Barzagli non avrà problemi a giocarne due in 72 ore, allora di nuovo Bbc là dietro, con Zappacosta e Darmian ai lati con Gagliardini e uno da scegliere tra Parolo e Jorginho e linea offensiva disegnata con Candreva, Immobile e Insigne, con quest’ultimo libero di inventare negli ultimi 30 metri, proprio quel che Lorenzo sa fare meglio. E De Rossi? Lui è tra quelli che più di tutti hanno deluso considerando pedigree e presenze in nazionale: potrebbe finire in panchina. 

Le wags dei calciatori della Nazionale