Giovedì 18 Aprile 2024

Italia, parte il progetto Ancelotti. Tavecchio non si dimette e punta tutto su Carletto

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Carlo Ancelotti (foto Ansa)

Carlo Ancelotti (foto Ansa)

Roma, 16 novembre 2017 - Carlo Tavecchio non lascia, anzi raddoppia. Ossia punta su un altro Carlo, Ancelotti, per tenersi ben stretta la poltrona nonostante il naufragio Mondiale. Mossa astuta e tempestiva, quella del presidente federale che nel vertice di ieri a Roma si è detto "indisponibile alle dimissioni", ha comunicato di aver sollevato dall’incarico di ct Ventura e ha già iniziato l’assalto all’ex tecnico del Bayern, prima scelta designata per la panchina della Nazionale. Ancelotti si gode a Vancouver la vacanza dorata dopo l’esonero. Nella città della seconda moglie Mariann Barrena McClay si dedica alla pesca al salmone, una passione che ha imparato ad amare grazie a Ibrahimovic, ed è già in contatto con Tavecchio.

Italia-Svezia, Tavecchio non si dimette. Ventura non è più il ct

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Il numero 1 della Figc si è fatto avanti già martedì, tramite emissari, per capire se da parte del tecnico emiliano ci fossero pregiudiziali legate alla sua presenza al vertice Figc. Dall’altra parte dell’Oceano Carletto avrebbe dato un’ampia disponibilità a discutere sul suo ruolo da ct della Nazionale, chiedendo in cambio carta bianca dal punto di vista tecnico e gestionale, in modo da poter plasmare un’Italia completamente "sua". D’altra parte, in tempi non sospetti, aveva dichiarato che tra gli obiettivi della sua sfolgorante carriera c’era anche la panchina azzurra. Era l’estate del 2012, allenava il Paris Saint-Germain, e disse che l’Italia, dopo l’esperienza al fianco di Sacchi tra il 1992 e il 1995, lo avrebbe intrigato molto. Concetto che, probabilmente, a cinque anni di distanza, non è cambiato di molto. Anzi, si è rafforzato grazie a una serie di trofei che rendono ogni esperienza in squadre di club quasi ridondante.

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Ma c'è una fondamentale questione economica da affrontare, al di là dell’aspirazione azzurra di Ancelotti: il tecnico reggiano in Baviera aveva un ingaggio che oscillava tra i 12 e i 14 milioni di euro in base ai premi, Ventura si fermava a 1,5. L’enorme differenza sarebbe parzialmente colmata con l’intervento di una serie di sponsor, come a suo tempo si fece con Antonio Conte che arrivò a superare i 3 milioni, pur con una spesa in carico alla Federcalcio di poco più di 1,5. Tavecchio, uscendo dalla Figc, ha annunciato di aver convocato un altro consiglio per lunedì nel quale "valuteremo grandi nomi per il ruolo di ct". Un modo per far intendere a tutti, nemmeno troppo velatamente, che l’accordo con Ancelotti è a un passo dall’essere raggiunto. Insieme all’allenatore italiano più vincente al mondo potrebbe rivedersi un’altra bandiera della Nazionale. Paolo Maldini, per cui a lungo si era parlato di un ruolo nel Milan mai concretizzato, potrebbe rivestire un incarico "alla Gigi Riva", ossia il team manager degli azzurri. Tavecchio cerca di ritrovare la credibilità perduta con la premiata ditta Ancelotti-Maldini chiamata a rilanciare l’Italia. Un obiettivo semplice: il fondo lo ha già toccato.