Martedì 23 Aprile 2024

Inter, Spalletti: "Dovremo essere più che bravi, ma non ci sono falliti né fenomeni"

Inizia l'avventura di Spalletti all'Inter in campionato, di fronte la Fiorentina dell'ex Pioli: "Non sarà facile"

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti

MILANO, 19 agosto 2017 - Dopo tre mesi di attesa anche la nuova Inter targata Luciano Spalletti vivrà il suo debutto ufficiale a San Siro. Si comincia subito con l'ex di turno, Stefano Pioli, neo allenatore di una Fiorentina in fase di rivoluzione dopo l'era Paulo Sousa. Proprio per questo motivo, Luciano Spalletti non si fida degli avversari, per una partita che potrebbe presentare insidie di difficile soluzione: "Penso che il match sarà molto duro - ha ammesso - Pioli è un bravo allenatore e una persona eccezionale, avrà portato equilibrio alla viola. Un'altra componente che dovremo affrontare sarà l'entusiasmo dei nuovi giocatori che loro hanno acquistato e noi dovremo essere più che bravi. Ci capiterà di vivere dei momenti di difficoltà e dovremo dare tutto, la stessa cosa vale per loro, dovranno tirare fuori il massimo e forse non basterà".

IL CALCIO E' EMOZIONE - Ma l'entusiasmo lo sta vivendo anche l'Inter, pronta a dare l'assalto alla Champions League in una stagione che dovrà fungere da trampolino di lancio per il futuro. Anche in casa nerazzurra si sta cercando di rifondare, ma senza rivoluzionare. Spalletti, come la sua squadra, è pronto: "Finalmente si ricomincia, mi aspetto che i calciatori racchiudano tutte le qualità nella prestazione che ha uno sportivo nel calcio - ha proseguito - Si parlerà di Inter ma è il calcio in generale a dare emozione, e anche incontrare gli avversari diventa stimolante ed emozionante. Un nuovo inizio spero stimoli i miei calciatori, che a tutti dia sensazioni positive". Non poteva mancare un pensiero verso i tanti tifosi nerazzurri sparsi in tutto il mondo: "Ho chiesto alla squadra di amare i nostri colori, di sentire spirito di appartenenza e l'orgoglio verso il passato. Servono anche queste componenti e abbiamo avuto anche 40 giorni per conoscerci meglio e iniziare a lavorare su una strada che ancora non sappiamo dove ci porterà. L'importante è che ci trasmetta emozioni. Sono i messaggi che dobbiamo portare ai tanti tifosi che ci aspettano fuori dagli alberghi e ci hanno seguito in Cina. Sono loro la nostra forza". Dal punto di vista delle scelte, invece, Spalletti non si sbilancia: "Chi dietro a Icardi? Per fortuna ne ho cinque a disposizione, ma tutto dipende dal gioco che avremo. Se la squadra gioca bene, il trequartista sarà in grado di rifinire meglio e la punta di segnare. Dovremo essere un blocco unico infatti non andrò mai addosso a un giocatore o esalterò un altro perché magari quello che ha meno titolo da parte degli sportivi o media. Chi fa 20 gol è un valore ma se la squadra non prepara bene l'azione non ci saranno neanche le reti. Non ci sono né fenomeni né falliti".