È Radja il vero anti-Juve. L’Inter di Pioli tradita dall’ambizione

IL COMMENTO

Bologna, 27 febbraio 2017 - L'ultimo dei Mohicani spinge la Roma verso il suo destino di anti-Juve. Radja Nainggolan, il mastino belga allergico ai bianconeri, infila la sua cresta nella partita e firma i due gol che stendono l’Inter di Pioli, fermandone la prodigiosa rincorsa verso il quarto posto. Più che gol sono missili terra-aria. Il primo è un destro a giro alla Del Piero dal limite dell’area, il secondo un bolide dai venti metri dopo un contrasto vinto a centrocampo con Gagliardini.

Nel duello rusticano fra la giovane quercia dell’Inter e il veterano di Spalletti c’è un po’ la storia della partita. La Roma la vince per la piena convinzione nei suoi mezzi, l’esperienza di un gruppo che da anni si batte ai vertici del campionato, per il mostruoso lavoro centrale di Strootman e De Rossi e quello sempre importante di Dzeko in prima linea. Il cannoniere romanista non segna ma costruisce, vince contrasti in serie, partecipa alla manovra con un piede abile ed esercitato.

I bolidi di Nainggolan scardinano presto il piano tattico di Pioli, ragionato e ambizioso: rinunciare a un difensore di ruolo per aggiungere qualità al centrocampo, con la contemporanea presenza di Brozovic e Joao Mario disposti da interni fra le ali Candreva e Perisic. Ma quest’Inter tutte stelle, quasi stile Juve, si scontra con la concretezza e la solidità della Roma. L’aggressività nerazzura paga solo alla distanza con gli innesti di Eder e Gabigol per Brozovic e Candreva. E qui che Icardi, indomabile, trova in scivolata il tempo giusto per riaprire la partita. Fino al volo in contropiede di Dzeko, stoppato da un fallo di Medel in area, che i nerazzuri contestano aspramente. Un verdetto troppo pesante per quest’Inter di cuore e di qualità che guarda con fiducia al domani. Anche lei, studia da anti-Juve: per il campionato che verrà.