Martedì 23 Aprile 2024

Inter, nerazzurri protagonisti in Nazionale

Eder si procura il rigore del pari tra Italia e Spagna. Due assist e un gol in Kosovo per i croati Brozovic e Perisic. Un rigore di Gabigol decide il test con il Lugano. E oggi è il giorno del rinnovo di Icardi.

Eder

Eder

Milano, 7 ottobre 2016

Il ct azzurro Ventura ringrazia Eder per aver evitato la sconfitta con la Spagna. È stato un guizzo dell’italo-brasiliano in area a procurare il rigore causato da Sergio Ramos e poi trasformato da De Rossi per l’1-1 finale dello Juventus Stadium. Solo panchina invece per Candreva. Di nuovo in campo in Nazionale dopo le vicissitudini in nerazzurro Marcelo Brozovic ha distribuito due assist nella prima storica gara in Kosovo e uno dei suoi passaggi è stato sfruttato da Ivan Perisic, che ha partecipato alla festa del gol segnando il quinto dei 6 messi a referto dalla Croazia. Spostandosi nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 il Brasile di capitan Miranda ha travolto 5-0 la Bolivia e il centrale interista ha giocato tutta la gara mentre Ever Banega è entrato al 73’ di Perù-Argentina contribuendo al momentaneo vantaggio per 2-1 siglato da Higuain, ma poi la gara si è chiusa in parità sul 2-2. Nessun minuto in campo invece per Jeison Murillo nella Colombia vittoriosa al 90’ in Paraguay. Anche Nagatomo è rimasto a guardare i compagni giapponesi mentre battevano 2-1 l’Iraq. Nel frattempo ad Appiano Gentile si continua a lavorare in vista della ripresa del campionato e della gara del 16 ottobre al Meazza con il Cagliari. Schierato per la prima volta titolare Gabigol è stato subito decisivo nel test di ieri pomeriggio con il Lugano, battuto 1-0 grazie a un rigore trasformato dall’attaccante brasiliano al 18’. A procurare il penalty è stato Rodrigo Palacio, poi Biabiany ha sfiorato il raddoppio mentre gli svizzeri hanno colpito un palo con Sabbatini costringendo Carrizo a qualche difficile parata. Privo di 11 nazionali Frank de Boer ha schierato un 4-3-3 con difesa Yao-Ranocchia-D’Ambrosio-Santon, trio di centrocampo Kondogbia-Felipe Melo-Gnoukouri e tridente offensivo Biabiany-Palacio-Gabigol. E nella ripresa si è rivisto in campo dopo oltre 10 mesi Marco Andreolli, che non giocava dalla rottura del tendine d’Achille rimediata nel novembre 2015 nel Siviglia. “È stato un periodo lungo, recuperare da infortuni così è sempre complicato. Ma ora mi sento bene e dopo tanti mesi ho ritrovato il campo anche se per mezz'ora, ed è importante mettere minuti nelle gambe pian piano. Ringrazio tutto lo staff e tutti quelli che lavorano in Pinetina. E poi Javier Zanetti, che mi ha sempre dato dei consigli nella fase di recupero; ha avuto il mio stesso infortunio, io magari ho impiegato qualche mese in più di lui e ora devo continuare ad allenarmi” ha commentato il difensore classe ’86, che darà a de Boer un’alternativa in più sia da esterno che come centrale. Nel secondo tempo si è visto in campo anche Mauro Icardi, che è pronto ad annunciare il rinnovo del suo contratto fino al 30 giugno 2021. Il capitano nerazzurro guadagnerà la bellezza di 30 milioni di euro complessivi e oggi pomeriggio parlerà alla stampa nell’ambito di un evento promozionale all’Inter Store di Galleria Passarella 2, nel centro di Milano. Intanto è la moglie-manager Wanda Nara a commentare l’intesa con il club. “Oggi in Italia vengo considerata come uno degli agenti più influenti, come Mino Raiola. L’anno scorso mi sono iscritta ufficialmente all’albo dei procuratori, anche se era una cosa che facevo ormai da anni. Mauro guadagnerà molto di più, ho deciso io termini e condizioni. Se un club vuole comprare, la clausola è di 110 milioni di euro. E ho fissato la durata del contratto in cinque anni, il massimo possibile. L’anno scorso ho fatto lo stesso. E ovviamente, c’è la mia commissione a carico dell’Inter. Parlo solo con chi deve prendere decisioni. E sono chiara, sincera e molto viva” si autocelebra la procace ex modella per poi tornare sul travaglio estivo del marito. “La Juventus ha provato a comprarlo indipendentemente dal prezzo. E lo stesso ha fatto il Napoli. Ma la cosa importante è che la tensione con il club è durata solo per il tempo necessario alle trattative, ma oggi va tutto più che bene. Sono tutti felici, perché Mauro voleva rimanere. E io lavoro solo per lui, anche se in molti mi hanno chiesto di rappresentarli nonostante il maschilismo del mondo del calcio”.

NICOLA ZANARINI