Luciano Spalletti
Milano, 11 dicembre 2017 – Partita dai contorni inediti quella di domani sera a San Siro tra Inter e Pordenone in Coppa Italia. I friulani, giunti fino a qua dopo il sacco di Cagliari, giocheranno senza pensieri per continuare a fare la storia. Dall’altra parte l’Inter di Spalletti che cercherà di trovare indicazioni sul futuro da qualche elemento che fino a qui ha giocato meno. Il pensiero del tecnico alla vigilia: “Tutto quello che il calendario ci propone per noi è importante – ha ammesso – Dobbiamo controllare alcune certezze in modo tale da non creare difficoltà sul nostro cammino, tutto passa anche dalle prestazioni di qualche giocatore nuovo che domani scenderà in campo. Cambierò qualcosa nella formazione, Karamoh, Cancelo, Dalbert, Padelli, Ranocchia, Eder giocheranno”. Ancora Spalletti: “Mi aspetto che qualcuno mi metta in difficoltà sulla scelta delle prossime formazioni – ha proseguito – E devo anche sottolineare come il banco di prova sia di quelli veri. Colucci è allenatore bravo, basta vedere la sua squadra per capire che diventerà forte, poi ha fatto il secondo di Giampaolo a Cesena, ha allenato la Primavera del Bologna e la Reggiana. E’ uno che sa come si fa”.
IL TOP PLAYER DEL PORDENONE – Sempre in relazione agli avversari, che per alcuni potranno essere sconosciuti, Spalletti snocciola gli aspetti da tenere in enorme considerazione: “Il loro top player è la super motivazione – ha affermato il tecnico di Certaldo – Lo so perché in quelle categorie ho passato la mia vita professionale e conosco la spinta di queste partite. Queste sono coppe piene di risultati clamorosi. Non c’è la possibilità di non avere voglia, attenzione, motivazione e senso del dovere, domani giocheranno calciatori che sono stati meno utilizzati ma la somma di questi deve fare uguale Inter”.
AI CALCIATORI VIENE DATO POCO MERITO – Tornando invece sulla splendida situazione di campionato dell’Inter, Spalletti ha voluto specificare alcune recenti frasi: “Ho detto alcune cose perché spesso non viene dato merito ai giocatori e alla loro professionalità. Ogni tanto sui social scrivono di tutto e capisco che qualcuno è costretto a scrivere certe cose, ma fa parte del gioco. La partita di sabato? Non mi ha dato niente di nuovo, è come se avessi riguardato una foto che avevo già sul telefono, ora non ci resta altro che trovare la soluzione per fare il passo successivo”.