Giovedì 18 Aprile 2024

Fiorentina, Tomovic: chi mi fischia magari non vede nemmeno le partite

Il giocatore viola sulle critiche che spesso riceve: "Se allenatori come Sousa, Montella e Mihajlovic mi fanno sempre giocare ci sarà un motivo".

Nenad Tomovic

Nenad Tomovic

Firenze, 12 ottobre 2016 - Chiamatelo pure lo stakanovista viola. Sì perché Nenad Tomovic da quando è iniziata la stagione non ha saltato neppure un minuto: in campo in otto apparizioni, per un totale di 720'. Una certezza per Paulo Sousa e per la Fiorentina insomma. Eppure c'è qualcuno che insiste nel criticare il serbo, lamentando la mancanza di alternative valide. Da quando veste la maglia gigliata il classe '87 ci ha fatto l'abitudine e ormai quasi non fa più caso ai mormorii che accompagnano a volte le sue giocate. Del resto l'ex Genoa e Lecce si trova in riva all'Arno dal 2012 e qualcosa sulla piazza e sui tifosi l'ha imparata.

CARATTERE FORTE - "All’inizio ero dispiaciuto, leggevo dei commenti su internet o sui social e ci stavo male. Mi chiedevo come potessero dire certe cose di un giocatore che lotta per la loro squadra - racconta Tomovic -. Alcuni calciatori con un carattere diverso dal mio magari avrebbero mollato chiedendo la cessione. Non io. Lotto per questi colori e non ho mai pensato di abbandonarli…". Una prova d'amore verso la Fiorentina, ma anche d'orgoglio, perché il serbo è diventato pilastro del reparto difensivo e della squadra gigliata in generale. Cercato in estate dal Torino di Sinisa Mihajlovic, suo grande estimatore, il giocatore ha ringraziato e detto no, perché il legame coi colori viola è ormai consolidato.

ORGOGLIO - "Chi mi fischia o mi insulta magari non vede nemmeno le partite. Sono soprattutto quelle persone che si sfogano sul web - continua Tomovic -. Ma il resto è diverso. Abito in centro e la gente quando mi incontra prova sempre ad incitarmi. Mi dicono tutti cose carine. E poi…E poi penso. Se dirigenti come Pradè o Corvino mi stimano o allenatori come Sousa, Montella e Mihajlovic mi fanno sempre giocare, ci sarà un motivo. O sono tutti matti?" Parole che non fanno una piega quella del serbo, che chiude l'intervista con una battuta, vista la passione culinaria. "In caso di trofeo? Cucino una sera per tutti i tifosi viola, magari per quelli che mi fischiano aggiungo un po’ di peperoncino”.