Giovedì 25 Aprile 2024

Fiorentina, Borja Valero: vorrei chiudere la carriera a Firenze

Il centrocampista spagnolo parla alla vigilia della sfida col Milan: "Montella è il loro valore aggiunto".

Borja Valero

Borja Valero

Firenze, 24 settembre 2016 - Chi l'ha detto che gli stranieri non possano diventare bandiere in una squadra italiana? La globalizzazione è anche questo, l'ultimo ad averlo dimostrato è stato Javier Zanetti con la maglia dell'Inter, indossata, come la fascia di capitano, per diciannove anni. Borja Valero sembra voler ripercorrere le orme dell'argentino, fatte le debite distanze. "Desidero chiudere la carriera alla Fiorentina - racconta lo spagnolo -. Rinnovare mi renderebbe davvero felice, ma ci sarà tempo per parlarne. Con la città ho un rapporto incredibile. Non sono il giocatore più forte eppure mi fanno sentire speciale". Parole d'amore per una squadra ed una piazza che lo hanno accolto come uno di loro, nonostante la provenienza dall'estero. Un sentimento che ha convinto il centrocampista ha rifiutare l'idea di lasciare Firenze.

MILAN - Una delle società ad aver tentato di strappare l'ex Villareal al club gigliato è stato il Milan, avversario domani al "Franchi". "In estate ho letto di un interessamento da parte dei rossoneri e della Roma. Voci che fanno solo piacere, perché vuol dire che ho fatto qualcosa di buono. Ma al mio procuratore avevo detto di che il primo pensiero era quello di restare in viola. Quella era la mia volontà ed è andata così - sottolinea Borja Valero -. Come si batte il Milan? Con le armi che abbiamo usato anche l'anno scorso. Mettendo in campo la loro stessa qualità e più grinta. Sono una squadra spietata, in grado di punirti al primo errore. Montella è il loro valore aggiunto e in rosa hanno giocatori del calibro di Bacca, Niang e Donnarumma".

OBIETTIVI - Quella di domani sera rappresenta una sfida cruciale per misurare la temperatura della Fiorentina e le reali ambizioni degli uomini di Paulo Sousa. Un'eventuale vittoria consentirebbe di scavalcare lo stesso Milan e di fare un importante balzo in avanti in classifica, ma soprattutto di acquisire una consapevolezza diversa. "Non amo i pronostici. Vorrei vedere in campo la stessa squadra ammirata nei primi cinque mesi dello scorso campionato. Nessuno ci dava un soldo e siamo arrivati in zona Champions - ricorda il centrocampista spagnolo -. Ripartiamo da quell'idea di calcio senza porci né obiettivi né limiti. Il sogno è raggiungere l'Europa e vincere una coppa, perché lo merita la famiglia Della Valle. E ce lo meritiamo noi giocatori ancora a digiuno di titoli in carriera".