Sabato 20 Aprile 2024

Donnarumma ritratta: "Mai parlato di violenze psicologiche"

Post distensivo su Instagram. Ma Raiola insiste: "Mirabelli provoca"

Donnarumma (Newpress)

Donnarumma (Newpress)

Milano, 15 dicembre 2017 - Donnarumma boom. «Non ho mai detto né scritto di aver subito violenza morale quando ho firmato il contratto. Nonostante tutto guardo avanti e testa alla prossima partita. Forza Milan». Il portiere rompe il silenzio e lo fa con un messaggio su Instagram rivolto al Milan, a Gattuso (con cui si ritrae in una foto abbracciati) e a tutti i tifosi sul piede di guerra. La durissima contestazione di cui è stato sconsolato protagonista ha fatto breccia nel suo cuore e dopo mesi di religioso silenzio il portiere rossonero finalmente si apre: «È stata una brutta serata e non me l’aspettavo». Ecco quello che voleva la galassia rossonera: una dichiarazione d’amore, una presa di posizione e una presa di distanza da colui che Mirabelli definisce senza mezzi termini «il male». Questo non vuole dire necessariamente che Donnarumma resterà per sempre un giocatore del Milan ma è sicuramente un bel modo per cercare di ricostruire il rapporto e dipanare la questione.

I Raiola presi in contropiede perdono molto della propria forza contrattuale. E di fronte a qualunque giudice la già vacillante accusa di “violenza morale” con questo post che vale come una testimonianza indelebile perde di ogni credibilità. I tormenti di Donnarumma sembrano aver prodotto la prima vera reazione nel suo essere milanista: a San Siro ha toccato invece con mano quanto la passione possa bruciare. Fischi, insulti e striscioni lo avranno convinto a dare finalmente la propria versione dei fatti, senza dover risultare burattino di qualcun altro.

Il bivio ora è netto: o Donnarumma rinnega l’agente che segue lui e il fratello Antonio (terzo portiere con un milione di ingaggio e zero presenze), oppure diventa sempre più probabile la cessione, a giugno o già a gennaio. In questa soap opera dalle mille e più sorprese la prima soluzione, con una buonuscita milionaria a favore dei Raiola, sembra oggi la soluzione più attuabile. Raiola reagisce con un comunicato in cui punta il dito contro il ds ma apre all’ad. Linea morbida per evitare forse di essere scaricato da quella che sembra una scelta forte di Donnarumma in persona. «Prendo atto – scrive Raiola – di quello che dice Mirabelli su di me e contro di me, dopotutto siamo in un paese democratico e può dire quello che pensa. Mirabelli ha un problema personale contro di me e usa Gigio Donnarumma per attaccarmi. A Mirabelli fanno comodo queste polemiche perché tolgono l’attenzione dal vera problema del Milan: il suo progetto tecnico. Ho stabilito da tempo una linea aperta di colloquio cortese e professionale con Fassone. Se ci fossero dei problemi e se fosse necessario mi troverò con Fassone e cercheremo delle soluzioni».

In piedi resta l’ipotesi di un nuovo rinnovo, con una clausola più trasparente.

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