Giovedì 18 Aprile 2024

Destro: la fine di un incubo, l’inizio di un sogno

Tra i protagonisti della prima giornata di Serie A c’è anche Mattia Destro. L’attaccante rossoblù, al ritorno in campo a 5 mesi dall’infortunio alla gamba destra, ha risolto con un magnifico gol la prima di campionato contro il Crotone.

Il tiro da 3 punti di Mattia Destro contro il Crotone (LaPresse/Massimo Paolone)

Il tiro da 3 punti di Mattia Destro contro il Crotone (LaPresse/Massimo Paolone)

Bologna, 22 agosto 2016 – Udinese-Bologna, 14 febbraio 2016, 79esimo minuto: nel giorno della festa degli innamorati, Mattia Destro confeziona un cioccolatino per tutti i tifosi rossoblù e si inventa un gol da tre punti che in pratica sancisce la salvezza del Bologna. Quello segnato ai friulani è l’ottavo gol in campionato, tutti segnati tra l’undicesima e la ventiseiesima giornata, quelle con Roberto Donadoni in panchina. L’idea di una difficile convocazione per gli Europei di Francia si fa sempre più concreta e Destro ha voglia di conquistarla da leader della propria squadra di club. La fortuna, però, volta le spalle all’attaccante ascolano, che un mesetto più tardi, il 12 marzo, chiude definitivamente il proprio campionato: lo fa dopo una decina di minuti dall’inizio di Inter-Bologna, dopo aver subito un doloroso pestone da Miranda. La diagnosi iniziale è chiara: frattura scomposta della terza falange prossimale del dito medio del piede destro. La prognosi parla di 4-5 settimane per il completo recupero, ma Destro ha voglia di tornare presto in campo e fa di tutto per recuperare in tempi più rapidi; sembra riuscirci, almeno in un primo momento, ma il peggio deve ancora venire: una complicazione vascolare piuttosto severa alla gamba del piede infortunato obbliga Destro all’inattività e a un lungo periodo di stop.

A poco più di sei mesi dall’ultima rete segnata in campionato e a cinque dall’ultima apparazione in campo, Destro è definitivamente tornato. Lo ha fatto a modo suo, con un gol che per certi versi ha ricordato quello messo a segno in quel già citato 14 febbraio contro l’Udinese: scarto secco a destra conclusione rasoterra sul primo palo, a infilare il portiere avversario. Come sei mesi fa, la magia di Destro ha portato in dote al Bologna 3 punti tanto meritati quanto pesanti: era infatti da otto stagioni che il Bologna non usciva vincente dalla partita di esordio in campionato e farlo in casa, davanti a più di 18mila spettatori (tra cui il chairman Joey Saputo), contro il Crotone, una delle squadre più seriamente canditate alla retrocessione, ha un peso specifico davvero elevato. Ancor di più se si pensa che nemmeno un mese fa le possibilità di recuperare Destro per l’inizio del campionato erano tutt’altro che elevate: il 30 luglio scorso, nella prima delle tre amichevoli della tournee austriaca del Bologna, il numero 10 rossoblù era ancora costretto a seguire i compagni dalla tribuna, dopo aver passato la quasi totalità del ritiro di Castelrotto ad allenarsi per conto proprio. Proprio in terra austriaca, la svolta improvvisa, con Destro schierato a sorpresa per i primi 65’ dell’amichevole contro lo Schalke, poi ancora a Sestola nel test in famiglia contro la Primavera (in cui riesce ad andare in gol) e infine nella prima stagionale contro il Trapani, in Coppa Italia.

Quel che fino a tre settimane prima pareva impossibile o quasi, diventa realtà: Destro parte da titolare alla prima di campionato e la risolve con un gol negli ultimi cinque minuti di gara, ulteriore dimostrazione di come la condizione atletica sia vicina all’essere completamente recuperata. Il gol messo a segno ieri potrebbe rappresentare la definitiva svolta psicologica della stagione e della carriera di Destro, che ha grande voglia di portare in alto al propria squadra a suon di gol e di riconquistare così quella maglia azzurra beffardamente sfuggita nella passata stagione. Donadoni osserva compiaciuto, continuando a stimolare il proprio gioiello e aspettando quell’ultimo rinforzo in attacco che potrebbe aiutare il proprio bomber a diventare ancora più prolifico. Balotelli? Difficile, ma non impossibile