Mercoledì 24 Aprile 2024

Champions Napoli-Benfica, Sarri: più difficile che a Kiev

La conferenza stampa del tecnico azzurro alla vigilia di Napoli-Benfica. 'Loro tra le migliori squadre d'Europa".

Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri

Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri

Napoli, 27 settembre 2016 – Napoli imbattuto in casa in Champions League, di fronte, però, una squadra capace di 15 successi consecutivi in trasferta: il Benfica. Sarà una partita equilibrata, che potrebbe indirizzare il girone in caso di vittoria azzurra. Dopo un prolungato silenzio stampa in sede di vigilia, il tecnico Maurizio Sarri è tornato ad incontrare la stampa prima di Napoli-Benfica. Nonostante la vittoria a Kiev e il pareggio tra i lusitani e il Besiktas, l’allenatore azzurro non intende minimamente abbassare la guardia su un girone che può rivelarsi più insidioso rispetto a quello che dice la carta: “La squadra è pronta, consapevole della grande difficoltà del match – ha affermato Sarri – il Benfica è la quarta testa di serie della Champions, una squadra capace di condurre il gioco, organizzata. E’ una delle più forti d’Europa, e l’anno scorso fece molta paura al Bayern. Sarà più difficile di Kiev, è un match che metterà a dura prova la nostra maturità. E’ vero che forse, a livello generale, il campionato italiano è più qualitativo, ma le tre squadre di vertice in Portogallo sono competitive ad alti livelli in Europa”.

Benfica non solo organizzato ma dotato anche di grandi talenti, per il Napoli il compito di comandare la partita senza scoprirsi troppo e aprire il fianco alla velocità e alla tecnica degli avversari: “Il Benfica ha una grande qualità di palleggio, per noi sarà difficile prendere in mano la partita così come riconquistare subito palla. Hanno Salvio e Pizzi, due giocatori di grande talento e che sanno gestire la palla, davanti poi c’è Guedes che mi piace tanto e mi ha fatto una impressione straordinaria”.

Sarà sfida vera dunque, contro un avversario quotato e inserito all’interno di un girone composto esclusivamente da squadre che hanno vinto i rispettivi campionati in patria. E sulla formazione Sarri non si sbilancia: “Deciderò dopo l’ultimo allenamento, ci sono tante cose da valutare, compreso lo stato di forma di chi ha giocato sabato. Bisogna valutare il recupero di determinati giocatori. Il calo della passata stagione è solo una deduzione giornalistica, perché abbiamo fatto gli stessi punti tra andata e ritorno. Forse ci è mancata brillantezza a febbraio, ma ci può stare nell’arco di una stagione”. Un commento sui nuovi arrivati, per ora quasi tutti fermi in panchina: “Domenica finiamo un ciclo di 7 partite in 22 giorni – ha proseguito Sarri – alcuni ragazzi sono arrivati a fine mercato e non c’è stato modo di allenarli con così tante partite da giocare. I nuovi verranno inseriti gradualmente”. Contro una squadra forte, il Napoli può contare sul fattore San Paolo. Lo spera anche Sarri: “Sappiamo che i tifosi ci sono sempre vicini e per questo li ringraziamo – ha ammesso il tecnico – Speriamo che il calore del tifo possa essere un fattore anche domani, ma devo dire che il Benfica è una squadra abituata ai grandi palcoscenici”.

Non c’è solo la Champions, il Napoli è già considerata la vera anti-Juve in Serie A. Inevitabile chiedere a Sarri  se il Napoli abbia la capacità di andare avanti in Champions e al tempo stesso issarsi a ruolo di antagonista principale della Juve. Ecco il pensiero dell’allenatore: “Siamo solo all’inizio, la classifica ora ha un valore relativo, l’anno scorso l’Inter ha comandato per un lungo periodo nel girone di andata, poi è venuta fuori la Juve”.