Mercoledì 24 Aprile 2024

Cessione Milan, Galliani tenta la scalata per rilevare la società

Cordata con Rosso e un fondo: Mendes o Doyen

Adriano Galliani

Adriano Galliani

Milano, 22 marzo 2017 - Dopo magnati, intermediari, faccendieri, tycoon, plurimiliardari asiatici evaporati al momento di concludere, la lunga telenovela per la cessione del Milan sembra essere ad una svolta. Se ufficialmente la terza caparra da 100 milioni è attesa per questa settimana (con nuovo contratto fra le parti ed ennesima data per il closing ad aprile), altri clamorosi scenari spuntano all’orizzonte, perché Fininvest non smette di cercare soci, partner, investitori e possibili (magari più affidabili) nuovi padroni.

E siccome Silvio Berlusconi da sempre ha espresso il desiderio di lasciare il suo posto a "uno da Milan", "con il rossonero nel cuore" ed il marchio doc del made in Italy, ecco che da qualche giorno nei salotti della "Milano bene" si vocifera di un forte interessamento alla poltrona presidenziale di Renzo Rosso, da quest’anno sponsor tecnico del club. Il fondatore e azionista di Diesel per ora si limita a vestire calciatori e staff tecnico ma nel caso decidesse di fare un importante investimento potrebbe diventare anche l’uomo immagine del club. In realtà, da quel poco che si sa, Rosso vorrebbe "apparire" più che spendere. E non occuparsi della gestione.

Ecco allora che rientrerebbe in gioco colui il quale, più di tutti, sta tentando la "scalata" al club, ovvero Adriano Galliani. Già, proprio l’eterno braccio destro dell’ex Cavaliere garantirebbe adeguate risorse economiche per il rilancio del Milan, appoggiandosi ai più importanti "fondi" per calciatori. Tutto questo potendo (probabilmente) contare sul fatto che Fininvest, avendo già 200 o forse 300 milioni in cassaforte, abbasserebbe le pretese: insomma, già fra qualche settimana, 250-300 milioni dovrebbero essere sufficienti per acquistare il Milan. Da mesi Galliani lavora a fari spenti su questa operazione (motivo per cui ha rinunciato alla candidatura alla presidenza della Lega Calcio), con l’amico Silvio e i manager della holding di famiglia ne ha già discusso.

Ora i tempi sono maturi (e il prezzo d’acquisto più abbordabile) e la strettissima collaborazione con Doyen Sports (doveva essere l’advisor tecnico di Mr Bee...) è una pista percorribile. Il fondo d’investimento di Nelio Lucas e Pablo Cosentino da tempo è finito nell’occhio del ciclone. Dopo aver messo radici nel Sudamerica, dove i fondi sono da anni presenti nelle trattative tra giocatori e club, è sbarcato in Europa ed ha finanziato squadre come Porto, Benfica e Atletico Madrid, ricavando alte percentuali dalle compravendite dei giocatori. Non solo: Doyen e Nelio Lucas sono legati da una forte amicizia con Galliani. Il manager portoghese era già stato accostato al Milan nell’estate del 2013: a Taormina, infatti, a luglio ci fu un summit a casa del presidente del Catania Pulvirenti a cui parteciparono anche l’ad rossonero e appunto Nelio Lucas. I quali si sono incontrati anche in altre occasioni a Forte dei Marmi e a Milano sempre per parlare di affari. Non solo Doyen, però: anche Jorge Mendes è pronto ad entrare in scena al fianco di Galliani grazie al fondo Fosun (da 11,1 miliardi, ha interessi che spaziano fra turismo e immobiliare ma arrivano pure al dorato mondo del pallone) che ha le giuste chiavi d’accesso al business cinese e una scuderia ricca di campioni. Sfruttando l’amicizia con il dirigente rossonero, più volte Mendes nel 2016 ha presentato a Silvio Berlusconi un’offerta per il Milan. Finora nulla di concreto. E se fosse ora la volta buona?