Verona, Cassano: "Lascio l'Hellas, ma non smetto". Poi ci ripensa ancora: "Mi ritiro"

Il presidente scaligero, Matteo Setti: "Questo ragazzo non ce la fa di testa". Poi usa toni duri contro il calciatore. Ecco il riassunto della giornata

Antonio Cassano al Verona (foto Ansa)

Antonio Cassano al Verona (foto Ansa)

Roma, 24 luglio 2017 - Ennessimo clamoroso capitolo della storia di Antonio Cassano a Verona. La nuova puntata si sviluppa in una giornata fatta di ripensamenti, dichiarazioni, smentite, controsmentite e infine ripensamenti sui ripensamenti. Prima Sky Sport annuncia che il giocatore barese ha lasciato il ritiro ed è intenzionato a risolvere il contratto con i gialloblù: "Mercoledì non si ripresenterà agli allenamenti della squadra neopromossa". Alla base del nuovo ripensamento di Cassano - riferisce il sito - ci sarebbe "lo stress  che sta vivendo in questo periodo lontano dalla famiglia, a cui è molto legato". 

Poi arrivano le parole all'Ansa dal presidente scaligero, Maurizio Setti, che confermano la situazione: "Questo ragazzo non ce la fa di testa, anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa. C'è un up e un down, parla e poi sta muto: peccato, perché dal punto di vista professionale stava facendo tutto per bene".

Ed ecco che interviene Cassano, attraverso l'account twitter della moglie, Carolina Marcialis: "Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l'Hellas Verona. Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club!". E ancora: "Ringrazio il presidente Setti, il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa".

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Capitolo chiuso? Non proprio. Perché nel pomeriggio Cassano fa sapere che lascia definitivamente il calcio. L'ennesima inversione di marcia arriva nuovamente dal profilo Twitter della moglie. "Al contrario di quanto apparso sui profili social ufficiali di mia moglie, vorrei precisare quanto segue. Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio. Chiedo scusa alla citta' di Verona, a tutti i tifosi, al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all'allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra e allo staff medico e tecnico", scrive FantAntonio, precisando infine che "per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita, e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie".

E a fine giornata Setti sbotta: "Rimango, e rimaniamo, basiti per quanto appreso riguardo la presunta mancanza di stimoli di Cassano. Nel sottolineare che il calciatore è tuttora un tesserato gialloblù, voglio altresì ribadire che al Verona il gruppo viene prima del singolo e la maglia prima di qualsiasi calciatore". Il presidente del Verona usa toni duri sul sito del club. "Verona è una piazza storica e appassionata, che merita considerazione e rispetto - aggiunge -. Per quanto ci riguarda, proseguiremo nel lavoro per rendere questa squadra in grado di poter lottare per il nostro obiettivo".

Cassano aveva lasciato il ritiro del Verona dopo la partita amichevole con il Trapani, in accordo con lo staff della società scaligera ed era tornato a Genova già sabato sera. Il giocatore sarebbe apparso stanco. Da sabato non ci sarebbero stati più contatti con la società. La scelta del calciatore era già stata annunciata la scorsa settimana e poi ritirata dopo un clamoroso dietrofront. Lo scorso martedì 'Fantantonio' aveva comunicato la sua decisione di lasciare la squadra, proprio a causa nostalgia per la famiglia lontana e le fatiche conseguenti ad un anno di attività.

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