Bologna, verso Genova con Destro e Di Francesco in più

Dopo il successo con il Sassuolo, il Bologna si prepara alla trasferta di Genova: obiettivo recuperare Destro e Di Francesco

Federico Di Francesco

Federico Di Francesco

Bologna, 25 settembre 2017 – Quattro punti in due gare. Il bottino di otto punti globali in classifica, e relativo decimo posto, soddisfa allenatore e dirigenza, soprattutto perché al termine di un ciclo di calendario difficile. Non solo, il Bologna ha espugnato il Mapei Stadium con diverse assenze, tutte a loro modo pesanti. La carenza di esterni offensivi, out Di Francesco e Krejci, ha sostanzialmente obbligato Donadoni a passare al 3-5-2 affidandosi alla coppia di attacco Palacio-Verdi. In tutto ciò, da un paio di settimane anche Mattia Destro è rimasto ai box per un problema al polpaccio, consentendo a Donadoni di scoprire le qualità offensive di Bruno Petkovic. Ma per raggiungere il sacro Graal della continuità, serve l’apporto di tutti, a maggior ragione dei designati titolari. In questo contesto, la settimana iniziata oggi potrebbe consentire a Donadoni di recuperare sia Federico Di Francesco che Mattia Destro, entrambi aggregati alla trasferta di ieri nonostante fossero indisponibili. Problemino muscolare per il figlio d’arte, che però già un paio di giorni fa era rientrato in gruppo e di conseguenza abile per la trasferta di Genova, polpaccio balbettante per il numero dieci che invece dovrà iniziare a fare i conti con la concorrenza interna. Infatti, dopo tanto tempo a questa parte, il Bologna presente due valide alternative all’investimento più oneroso dell’era Saputo: Petkovic e Palacio. La vera differenza, però, Mattia Destro può farla con il numero di gol, non essendo gli altri due bomber puri ma attaccanti più in grado di lavorare al servizio della squadra. E chissà che qualche volta uno dei due non possa giocare assieme proprio a Destro. Né Palacio né Petkovic sembrano avere le stimmate dei goleador, l’argentino ieri si è mangiato un paio di occasioni solo davanti al portiere, il croato difficilmente vede la porta e lavora più che altro da trequartista al servizio dei compagni. Il suo fisico possente gli consente di reggere l’urto con centrali rocciosi, ma è la sua velocità e tecnica nello stretto a fare la differenza negli ultimi 25 metri. Ecco perché il rientro di Mattia Destro diventa determinante: avere al centro dell’attacco anche un rapace da area di rigore e forse l’unica punta rossoblù in grado di andare in doppia cifra.

DUE PUNTI IN MENO - Positivo, senza dubbio, l'avvio dei rossoblù, ma la classifica rispetto all'anno scorso recita due punti in meno. Un anno fa il Bologna mise a segno tre vittorie consecutive in casa, aggiungendoci il pareggio esterno contro l'Inter di De Boer, ma in questa stagione, pur con qualche lunghezza in meno, la squadra di Donadoni ha mostrato segnali più incoraggianti. Più fame, più concentrazione, più fisionomia tecnico-tattica, oltre ad un calendario più difficile di dodici mesi fa, rendono questo Bologna complessivamente più convincente. Da questa nuova consapevolezza ripartono i felsinei: quest'anno non partono battuti in partenza, soprattutto contro le squadre più forti.