Martedì 23 Aprile 2024

Bologna, Donadoni: "Occhio alla voglia di rivalsa del Milan"

Alla vigilia del match di San Siro, il tecnico felsineo chiede una prova di maturità ai suoi, in particolare agli ex di turno: ''Mi aspetto tanto da Destro e Verdi''

Roberto Donadoni

Roberto Donadoni

Bologna, 9 dicembre 2017 - Arrivare alla trasferta di Milano a pari punti con la compagine rossonera è qualcosa che nessuno si aspettava. Incluso mister Donadoni. SCONTRO TRA EX BANDIERE - Il tecnico felsineo ha presentato in conferenza un match che per lui ha il sapore del passato. E forse anche del futuro. L'ex CT non ha mai nascosto il desiderio di poter allenare un giorno la squadra che l'ha reso grande da giocatore ma il presente parla di un Milan che domani sarà solo un avversario: per giunta ferito dai recenti flop. ''Le loro difficoltà sono note: basti pensare che non segnano in casa dal 20 settembre. Ci si aspettava molto dalla loro stagione - ammette Donadoni - ma hanno qualità e voglia di rivalsa. Noi dovremo essere bravi ad avere il giusto impatto sulla partita e a contenere l'intraprendenza dei campioni a disposizione di Gattuso con la dovuta concentrazione.'' Già, Gattuso, la cui avventura sulla panchina del Milan è cominciata con il pareggio shock di Benevento e il brutto ko di Europa League. ''La colpa è dei giocatori, di certo non di un allenatore che si è insediato da pochi giorni. Detto questo, ora toccherà a Rino tenere le redini di una grande squadra, una missione non facile.'' I SINGOLI - Insomma, il Diavolo è ferito ma comunque ricco di qualità. In particolare, Donadoni ha individuato il pericolo numero uno per il suo Bologna. ''Occhio a Suso: è un talento capace di creare tanto e che necessiterà da parte nostra di una marcatura preventiva appena gli arriva la palla.'' Dagli avversari alle pedine a disposizione del tecnico bergamasco che, fatta eccezione per Di Francesco, recupera tutti gli infortunati e pure chi fino a qualche settimana fa era stato bollato come un flop. ''Destro sta finalmente mostrando le sue qualità - afferma Donadoni - ma non deve andare a caccia di rivincite contro il suo passato. Discorso analogo per Verdi, da cui mi aspetto maturità e continuità: uno col suo talento non può giocare bene solo a sprazzi. In generale, voglio che tutti i miei ragazzi non pensino agli avversari ma siano focalizzati su se stessi con l'obiettivo di crescere.'' IL MERCATO - Problemi di abbondanza per Donadoni, che con la società si ritroverà tra un mesetto a fare i conti con qualche mal di pancia di troppo. ''Chi non se la sente di stare in panchina è giusto che vada via: dobbiamo trattenere solo chi è convinto, motivo per cui faremo le valutazioni del caso se arrivasse qualche offerta importante per un nostro calciatore.'' GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO